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sabato 10 giugno 2017

Note conferenza tematica CSV 6 Giugno 2017

 

Tema della serata - RIFORME PER L'ITALIA: UNA SFIDA IMPOSSIBILE?


  1. Quali sono le riforme urgenti per far ripartire l'Italia? 
  2. Quali sono i fattori di blocco e cosa si può fare per rimuoverli?
Premessa: le questioni “antropologiche” (la mentalità, l’assenza diffusa del “senso dello stato” e spesso anche del “buon senso”) sono i veri macigni che impediscono le riforme ma non possono essere rimossi in tempi brevi, occorreranno generazioni, quindi non li affronteremo ma ci limiteremo ad obiettivi circoscritti e percorribili.

BOZZA NOTE DELLA RIUNIONE

SANITÀ

Massarente Diego Esperienza delle riforme governative fondamentalmente negativa
Samantha Trezzi Assenza meritocrazia penalizza il settore. Piramide eta’ ed assenza politiche turn over con personale permanente penalizzano la qualità del servizio. Mancano decisioni rispetto alla priorità di spesa e si creano quindi sprechi. Non esiste un sistema di misura efficace della qualità del servizio mentre impazzano clientelismo, burocrazia e tensione fra gli utenti che a volte sfociano in aggressioni fisiche e verbali. Le nomine dei vertici non arrivano in base alla conoscenza del “lavoro” ma solo in accordo a logiche di tipo amministrativo burocratico, quando non in ossequio a logiche malsane: questo crea disorganizzazione e malcontento (vedi legge Maroni sulla riforma della sanità pubblica in Lombardia).

 

GIUSTIZIA

Massarente Diego Rafforzare distretti d’appello; snellire iter burocratico; introdurre sistema meritocratico per premiare la “gente che lavora”. Semplificazione lessicale (in generale per tutto il settore pubblico).
Max Albano uscire da una logica cartacea ed informatizzare pienamente la giustizia

 

PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

Kite Balmungh Grilk (Eric) passare da visione legata ad “economia industriale” a quella di “economia digitale” -> cambio paradigma -> dalla “offerta” di servizi spesso non richiesti e non voluti a quella della “domanda”. Politiche della spesa schizofreniche (2015-2016 espansive senza tener conto della reale domanda) mentre sarebbe necessario snellire burocrazia con servizi di prossimità e su “piccola scala”. Progetto pilota nel campo della ISTRUZIONE -> diminuzione della spesa in maniera orizzontale su un arco di tempo predeterminato (es. 5 anni) e su come raggiungerlo.
Maurizio Noris parola d’ordine “sburocratizzazione” -> snellimento processi -> eccesso di burocrazia non solo e’ nefasta per efficienza ma toglie risorse umane ad economia “produttiva” -> necessario processo di riqualificazione (come?) del personale PP.AA per riadattarsi al del settore privato (per far cosa?) -> aumento produzione e cambio mentalità.
Max Albano dal punto di vista del commercio gli ostacoli sono: tasse; grandi monopoli; regime delle licenze; costi di ingresso nel mercato.
Nome rimosso su richiesta partecipante E’ importante che nel nostro paese si attuino concretamente delle Riforme strutturali efficaci, per tentare di risolvere il calo di produttività che influisce sulla ripresa del paese. Tutto ruota intorno al pianeta lavoro. Se non c’è lavoro non ci sarà ripresa economica. Il paese per aumentare le soglie di crescita ha bisogno di investire (macro-economia e micro economia). Le imprese hanno bisogno di investire in nuove tecnologie e innovazione per essere competitivi sul mercato soprattutto quello internazionale. Viviamo la grande epoca della globalizzazione economica, chi pensa di investire solo sui mercati interni è destinato quasi sicuramente a rimanere confinato e forse anche a fallire. Chi investe e si affaccia ad un mercato internazionale più vasto ha maggiore possibilità di sopravvivere. Per l ‘Italia l export è molto importante. L’embargo russo, ad esempio, è stato negativo per il nostro paese perchè ha di fatto diminuito l’export verso la Russia che in qualche modo ha incentivato la contraffazione di prodotti agro-alimentari tipici italiani. Ma bisognerebbe anche rendere il nostro paese appetibile, in modo che le imprese straniere possano investire in Italia. Ma qui sorge il problema dei costi per le imprese e dei costi per le risorse umane da impiegare nell’impresa. Questo è uno dei motivi per il quale molte aziende lasciano il paese per andare ad investire all estero.Aumentando la produttività come spiegato sopra, aumenterebbe la richiesta della forza lavoro, la moneta circolerebbe di più e i cittadini aumenterebbero i consumi. Questo è solo uno dei punti che fanno parte della cosiddetta Riforma strutturale e che secondo me è molto importante.
Mirko Guidotti interviene sui punti sollevati da Eric , introduce una parentesi su processi di globalizzazione che hanno influenzato negativamente i processi decisionali nazionali. 

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