Introduzione
Negli scorsi mesi
abbiamo preso atto che, nonostante il generale malcontento e disagio
rispetto all'evoluzione del quadro politico, economico e sociale,
interno ed internazionale, mancano valide alternative per l'Italia e per
l'Europa.
I
cittadini / elettori, spesso vinti dalla disperazione o per protesta,
si gettano nelle braccia di qualunque cosa che sia o sembri "nuova" o
slegata dall'establishments, spesso indipendentemente dal sostengo dei
media (ma non dalla visibilità, in positivo o negativo, dagli stessi
conferita).
Si
chiamino essi Grillo/M5S, Salvini/LN, Le Pen/FN, Farage/UKIP,
Tsipras/Syriza, Iglesias/Podemos ecc, non importa ... quello che conta
non e' il messaggio in se (spesso diversissimo quando non antitetico),
tanto la "novità".
Il
problema è pero' sempre lo stesso nei secoli dei secoli, vale a dire
dare poi concretezza al cambiamento, cosa che ad esempio M5S non è
riuscito a dare, con la conseguenza che il suo pool di voti si sta
svuotando e trasferendosi a "nuovi" tribuni del popolo.
Noi di CSV ci siamo quindi posti la seguente domanda:
Perché non cominciano in questo gruppo a proporre un "manifesto per un nuovo paradigma" in cui si ponga l'accento su pochi punti fondamentali, basato su un approccio minimalista e di buon senso nel quale possono riconoscersi quindi le varie correnti e scuole politiche rappresentate nelle forze politiche interessate a proporsi come seria alternativa, focalizzandosi su cosa ci unisce e non su cosa ci divide?
Se
immaginassimo per un istante di prescindere dalle (necessarie)
soluzioni e ci limitassimo ad inquadrare i problemi, ci accorgeremmo che
le persone che si riconoscono nelle varie categorie politiche ed
ideologiche che per semplicità inquadreremo nella per certi versi
anacronistica distinzione fra destra e sinistra, hanno tutte gli stessi
problemi alla base; che le issues utilizzate spesso strumentalmente da
uno Tsipras e da una Le Pen sono molto più vicine di quel che si possa
pensare considerando la rispettiva distanza ideologica.
Le vecchie categorie analitiche di "Destra
e Sinistra" alla fine della fiera non contano nulla, essendo poi sempre
noi situati da entrambe le parti di questa barricata virtuale; i problemi sono gli stessi
per chiunque si riconosca in una delle due posizioni ideologiche (ed anche per chi si pone al "centro" o fuori da questa vetusta categorizzazione). Le soluzioni certamente possono essere molto
diverse; meglio comunque un avversario politico in buona fede che un "amico/compagno/camerata" di partito in malafede!
Obiettivi, principi e linee guida
Nello
stabilire gli obiettivi, occorre sempre tenere presente il rapporto
mezzi/fini e coniugare l'ambizione con il realismo. Per questo, il
nostro approccio procederà per gradi.
- 1 -
Creazione di un "think tank
fluido" trasversale, che raccolga contributi da parte di amici di
"Candidati Senza Voce" provenienti da varie aree culturali,
senza preclusione alcuna (fatto salvo il non riconoscimento come
interlocutori di coloro che incitano alla violenza come soluzione per la
risoluzione delle controversie politiche, economiche e sociali interne e
predicano il sovvertimento armato dell'ordine costituzionale, il razzismo o l'esclusione aprioristica di precisi gruppi etnici/sociali/linguistici), e:
- Stabilire quali siano le "issues" reali sulle quali dovrebbe vertere il dibattito politico
- Stilare un breve elenco di punti sui quali esiste una intesa comune che essi rappresentino "IL PROBLEMA" da affrontare con priorità.
- Inquadrati i problemi, ogni "gruppo" di lavoro dovrebbe dare una spiegazione della possibile soluzione pragmatiche (non eccessivamente tecnica ma più sul piano filosofico-culturale tralasciando al contempo visioni utopistiche ed eccessivamente ambiziose).
Il risultato sarebbe una sorta di compromesso storico e filosofico fra
le varie correnti culturali, che al contempo soddisfi le necessita'
contingenti e dia soddisfazione alla frustrazione di chi vede la sua
posizione misconosciuta con l'imbastardimento dei grandi partiti, che ha
avuto l'effetto di diluire e disperdere le dottrine alla base, cosa che
riteniamo negativa in quanto rende la campagna elettorale molto più
superficiale, becera e populista.
Un coordinatore del progetto avrà il compito di assicurare la coerenza d'insieme del "Manifesto per un nuovo paradigma".
- 2 -
Costituire una sorta di
"governo ombra" di Candidati Senza Voce, rispetto alle aree tematiche
critiche identificate al punto precedente, coordinate da un membro del
gruppo di lavoro avente competenza specifica nell'oggetto specifico.
I "ministri ombra" avranno il compito, fra l'altro, di decrittare (nei limiti del possibile) le leggi; i provvedimenti; le politiche redistributive; le linee guida a livello nazionale e comunitario che siano di qualche rilevanza per la nostra lista delle "issues", in modo da rendendoli ove possibile maggiormente comprensibili e de-ideologizzarli (ad es. il Jobs Act, piuttosto che l'aumento delle tassazioni sui fondi pensioni, o il nuovo ruolo della BCE, oppure la strategia rispetto ai rapporti con la Russia...), spiegano cioè alla gente quello che succede senza dare giudizio "partigiano" ed al contempo proporre, ove necessario, soluzioni alternative all'attenzione degli appropriati poteri decisionali (es. lanciare petizioni o promuovere iniziative di legge popolari, etc). L'esperienza passata (es. la battaglia promossa da CSV nel 2014 che ha portato al ritiro del provvedimento già esecutivo sulla ritenuta del 20% sui bonifici esteri, ha dimostrato che queste azioni possono essere efficaci nei confronti dei provvedimenti assurdi, illogici e controproducenti).
- 3 -
Vale la pena sottolineare che Candidati Senza Voce non e' un partito
politico; piuttosto, come ricordato poc'anzi, si tratta di una una specie di "think
tank".
CSV
valuterà quindi, in base al sostegno ricevuto ed alla partecipazione
degli amici al progetto, valuteremo in seguito i passi successivi
in vista delle prossime elezioni politiche, ad esempio un eventuale
sostegno (critico) alle forze politiche che si impegneranno formalmente
ad adottare il "programma minimo" da noi elaborato.
***
Se anche alla fine il risultato del nostro impegno fosse anche solo un un foglio bianco, potremmo comunque essere soddisfatti dall'averci provato ed aver dato il nostro contributo per rendere più intellegibile la una realtà dietro alle decisioni ed ai fatti di governo, magari riuscendo anche a riavvicinare un po' la gente al mondo politico, visto che l'opposto e' impresa disperata.Organizzazione e piano di lavoro
L'organizzazione e' ancora aperta, tutti i partecipanti che si impegnino al rispetto delle linee generali sono sempre ben accettiAree tematiche
- Affari esteri e politica estera comune (Italia ed Europa)
- Ambiente
- Cittadinanza e flussi migratori
- Diritti fondamentali
- Economia, finanza e fiscalità
- Energia
- Giustizia
- Istruzione
- Riforme istituzionali nazionali ed europee
- Sicurezza e Difesa
- Trasporti