In queste ore si accavallano le solite correnti di pensiero in merito alla strage nell'hotel raso al suolo da una valanga nella pittoresca località Rigopiano, sita nel comune di Farindola in provincia di Pescara, in Abruzzo.
Chi ha cominciato a prendersela con tutti, dall'usciere del comune in oggetto alla Merkel, chi invece minimizza chiedendo di non fare polemica "perché la tragedia e' ancora in atto, non va bene" ... gli stessi che poi dopo ti diranno che "e' inutile rivangare il passato ma guardiamo avanti" ... insomma, che dovremmo fare, stiamo religiosamente zitti fino al prossimo disastro?
Siccome non siamo capaci di tacere, il nostro contributo concreto e' il seguente. La Protezione Civile regionale ha recensito circa 800 valanghe nel periodo successivo al 1950 ed ha pubblicato tutte le informazioni in una Carta storica delle Valanghe aggiornata alla stagione invernale 2013-2014. Il comune di Farindola e' nel pieno della "zona rossa", quella dei comuni già oggetto di fenomeni di smottamento nevoso. La legge regionale prescrive che ... "Nelle aree soggette a tale pericolo è sospesa l'edificazione, la realizzazione di impianti e infrastrutture ai fini residenziali, produttivi e di carattere industriale, artigianale, commerciale, turistico e agricolo nonché ogni nuovo uso delle aree che possa comportare un rischio per la pubblica e privata incolumità."
Chi ha cominciato a prendersela con tutti, dall'usciere del comune in oggetto alla Merkel, chi invece minimizza chiedendo di non fare polemica "perché la tragedia e' ancora in atto, non va bene" ... gli stessi che poi dopo ti diranno che "e' inutile rivangare il passato ma guardiamo avanti" ... insomma, che dovremmo fare, stiamo religiosamente zitti fino al prossimo disastro?
Siccome non siamo capaci di tacere, il nostro contributo concreto e' il seguente. La Protezione Civile regionale ha recensito circa 800 valanghe nel periodo successivo al 1950 ed ha pubblicato tutte le informazioni in una Carta storica delle Valanghe aggiornata alla stagione invernale 2013-2014. Il comune di Farindola e' nel pieno della "zona rossa", quella dei comuni già oggetto di fenomeni di smottamento nevoso. La legge regionale prescrive che ... "Nelle aree soggette a tale pericolo è sospesa l'edificazione, la realizzazione di impianti e infrastrutture ai fini residenziali, produttivi e di carattere industriale, artigianale, commerciale, turistico e agricolo nonché ogni nuovo uso delle aree che possa comportare un rischio per la pubblica e privata incolumità."
In particolare, la montagna che sovrasta la località "Rigopiano" era già stata oggetto di numerosi episodi, con danni a cose, come si evince dalla cartina sottostante.
Che fosse un sito "delicato" non era quindi una sorpresa e ci da' un senso di scoramento constatare che si sia consentito un permesso edilizio per una tale struttura senza evidentemente provvedere a sistemi di contenimento delle valanghe, come di prammatica in tali circostanze.
Al solito, dobbiamo sforzarci di cercare un compromesso fra le due posizioni egualmente indifendibili ... fra quelli che nella loro isteria compulsiva avremmo visto in prima linea con forconi e fiaccole a bruciare le streghe e quelli che sono figli di quelli che sostenevano anche dopo la strage del Vajont ... fatalità, disgrazia; qualcuno (il successivamente idolatrato Montanelli, in uno dei suoi errori di giudizio) sostenne pure che le polemiche erano solo strumentali ad indebolire una parte politica ... continuiamo pure così, finché poi non ci rimane sotto un nostro caro.
Al solito, dobbiamo sforzarci di cercare un compromesso fra le due posizioni egualmente indifendibili ... fra quelli che nella loro isteria compulsiva avremmo visto in prima linea con forconi e fiaccole a bruciare le streghe e quelli che sono figli di quelli che sostenevano anche dopo la strage del Vajont ... fatalità, disgrazia; qualcuno (il successivamente idolatrato Montanelli, in uno dei suoi errori di giudizio) sostenne pure che le polemiche erano solo strumentali ad indebolire una parte politica ... continuiamo pure così, finché poi non ci rimane sotto un nostro caro.
SONO IPOCRITI, SORDI, CIECHI ED IGNORANTI !. SI DEVONO SOLO DIMETTERE.
RispondiEliminaCiao Arturo, grazie per il tuo commento ... immagino che, se ci siamo arrivati noi in 5 minuti sulla base di un lavoro di catalogazione egregio fatto in oltre 60 anni a livello regionale, non fosse cosi' difficile da identificare come area di rischio e porre in essere contromisure adeguate o non costruire per niente ... veramente difficile da giustificare e liquidare come una tragedia imprevedibile ...
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RispondiEliminaNon sono un ingegnere, ma Rigopiano si trova "lontano" da tutti i conoidi e lo storico indica che nessuna valanga è arrivata fino là. Credo che se faceste la stessa prova con un luogo qualsiasi sull'arco alpino, probabilmente a valle dei conoidi trovereste interi paesi.
RispondiEliminaSe non sei un ingegnere o un geologo da cosa derivi la tua sicumera? Le cartine sopra le hai viste, parlano chiaro ... delle 800 valanghe almeno una ventina (quasi il 3%) sono successe sul costone di quella montagna, come fai a dire che era fuori dai corridoi? Capisco il necessario scetticismo, ma negare l-evidenza ...
EliminaScusa ma una valanga E' arrivata. Ne basta una sola. E da adesso le carte saranno tragicamente aggiornate, in rosso. (Danni alle cose e alle persone.)
EliminaNon nego l'evidenza, dico che sulle alpi allora la metà dei centri abitati è in pericolo. Nemmeno voi mi sembrate esperti, quindi queste valutazioni lasciamole fare a chi le sa fare
RispondiEliminaNoi ci siamo limitati a riportare dati di fatto disponibili pubblicamente e ci siamo posti un problema, non abbiamo fatto valutazioni o dato colpe ... e non credo che questi documenti siano smentibili da chicchessia. Ci penserà la magistratura eventualmente a stabilire responsabilità nelle opportune sedi.
Eliminahttp://www.losio.com/images/slavmove5.gif
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