La dipendenza da politica può tranquillamente essere assimilata a quella da stupefacenti. Come disintossicarsi da essa? L'ex aspirante candidato, deluso nelle sue aspettative se lo e' chiesto nei giorni passati ma non c'e' nulla da fare ... finito il tempo delle recriminazioni e dell'autocommiserazione e' gia' tempo di elaborare nuove strategie e di pianificare il riscatto, dimostrare a se' stesso ed al mondo intero che alla fine quello che aveva ragione era proprio lui ... che ancora ha senso farsi illusioni sulla spinta al cambiamento ed al rinnovamento ... che ancora e' possibile che coloro i quali la predicano siano genuini e sinceri.
Mah ...
Finita quindi la settimana sabbatica del "non expedit" inizia la terapia di recupero ... visto che la politica oltre che dipendenza da anche assuefazione, per disintossicarsi da essa occorre ... più politica!
Certo, non quella marcia e becera nostrana, magari un po' di sana e vecchia politica estera riprendendo i dossier in sospeso, organizzare qualche convegno, partecipare a qualche workshop e dire la propria.
In attesa della prossima febbre elettorale.
Stay tuned!
Il sistema elettorale (sia esso "Porcellum", "Italicum" o "Rosatellum") da solo non basta per garantire la parità dei candidati alle elezioni, in quanto e' fondamentale un accesso libero e costante ai mezzi di comunicazione di massa tradizionali. Crediamo che la questione tocchi molti di voi e vi invitiamo a partecipare alla discussione e far vivere questo blog, che vorremmo aprire ai contributi di tutti, dando a chi lo richieda i diritti di postare le sue riflessioni su questo tema.
Diretta Spread
martedì 15 gennaio 2013
mercoledì 9 gennaio 2013
Non expedit ...
L'improvvisa sparizione dal collimatore del "bersaglio grosso", quell'agognato seggio che costituirebbe il salto di qualità per entrare nella politica che "conta" ha lasciato indubbiamente costernato il nostro ex aspirante candidato. Egli si pone da allora un interrogativo costante ... che fare ... Что делать? ... direbbe Lenin.
Che fare ... partecipare attivamente come nulla fosse successo sostenendo gli amici che si presentano nella circoscrizione estero, dove invece le preferenze contano? Guardare verso altri lidi in cerca di possibili approdi futuri? Ritirarsi in un personale aventino in sdegnosa contemplazione delle miserie umane e politiche di questa eclissi repubblicana?
Troppo presto per prendere una decisione, occorre mente fredda ... nel frattempo meglio non impiccarsi ... ne' partecipare attivamente ne' sabotare ... non expedit nel gergo "d'oltretevere"... conviene tenere provvisoriamente la mente occupata con altre attività a volte troppo trascurate in nome del furor sacro della politica ed arrotolarsi nel privato ... la famiglia, vero rifugio dello spirito; la carriera, che ci da il nostro pane quotidiano; la cultura, lo sport, gli amici e via dicendo più o meno ludici baloccamenti ... per decidere c'è tempo.
Nota a margine:
Non expedit ... i pontefici non hanno inventano poi granché ... mi piace pensare che Pio IX, l'ultimo Papa Re nel proferire quella formula famosa abbia parafrasato un altro latino molto più antico e degno di stima, tale Seneca ... Non expedit omnia videre, omnia audire. Multae nos iniuriae transeant, ex quibus plerasque non accipit qui nescit. Non vis esse iracundus? ne fueris curiosus.
Non expedit ... i pontefici non hanno inventano poi granché ... mi piace pensare che Pio IX, l'ultimo Papa Re nel proferire quella formula famosa abbia parafrasato un altro latino molto più antico e degno di stima, tale Seneca ... Non expedit omnia videre, omnia audire. Multae nos iniuriae transeant, ex quibus plerasque non accipit qui nescit. Non vis esse iracundus? ne fueris curiosus.
martedì 8 gennaio 2013
Candidato … ma anche no
Candidato …
ma anche no.
I giochi sono ormai fatti e le liste quasi formate. Non e’
solo importante esserci, occorre soprattutto essere nella parte alta della
lista, fra coloro che hanno qualche possibilità di essere eletti, visto che al
parlamento si accede per nomina via lista bloccata (a parte la circoscrizione
estero, ma questa e' un'altra storia).
Altrimenti meglio non correre
... che senso ha fare i riempilista per legittimare un processo che di
democratico ha soltanto il nome? E non che con le preferenze sia necessariamente
meglio, intendiamoci ... la democrazia sostanziale ha bisogno di altri
fondamentali, come altre volte abbiamo scritto.
E venne quindi l’ora della verità, sapere se quello che
hai fatto dalle ultime elezioni in poi e’ stato sufficiente per entrare nelle grazie
del capo o sei stato abbastanza abile/spregiudicato per lasciarti dietro la
concorrenza. A meno che tu non militi in un partito che premia l’onesta’, la
competenza ed il merito e non invece i galoppini dei soliti veri grandi
elettori (servizi, mafie, grande capitale, chiesa, massoneria, mega-conglomerati
che di cooperative di vari colori hanno soltanto il nome ... che poi alla fine
sono tutti la stessa cosa) ... ma che sto dicendo, utopia, siamo in Italia no?
Scrivevo, l’ora della verità e’ scoccata per l’aspirante
candidato, che ha conosciuto il suo prossimo destino tramite un freddo sms che
testualmente recita “ ... caro Massimo purtroppo non c’e’ posto per te nella
lista, ciao.” alla quale l’aspirante candidato, oramai mero spettatore della
commedia elettorale e non più protagonista ancora non ha risposto.
Lo stato d'animo spazia fra cinica autoironica e la masochistica soddisfazione di aver avuto ancora una volta la conferma al suo
scetticismo cosmico, delusione per aver ancora una volta mal riposto la sua fiducia, euforia che l’incazzatura gli ha procurato e che lo porterà indefesso a perdere tempo fino alla prossime elezioni convinto di essere l'unico portatore della verità e delle soluzioni chiavi-in-mano per salvare il mondo, prigioniero della propria sindrome di Giove.
Candidato no, ma la voce invece quella la voglio, la
rivendico, la pretendo e me la prendo.
Candidati senza voce o senza volto, non-candidati senza
partito, orfani politici, fatemi sentire anche le vostre storie, il blog
continua!
Massimo Bernacconi
A letter to Russian citizen Gerard Depardieu from one of YABLOKO's leaders
Open letter to actor Gerard Depardieu from Vladimir Gridin,
leader of the Mordovia branch of YABLOKO
08/01/2013
Dear Mr. Depardieu,
In connection with your plans to settle in Mordovia, let me
ask you a few questions as so to say your new compatriot.
1. A few days ago you visited Mordovia and, as you put it,
you were stunned by the hospitality shown to you there. Vladimir Volkov,
President of the Republic of Mordovia, offered you in a handsome gesture an apartment
or a plot of land under a house. The generosity of the head of the region
struck many people in the republic, especially the residents of
Tambovskaya street in Saransk.
Do you know that this street is located close to the
monument to Yemelyan Pugachev you were taken to see? Dozens of families had
been living there in their private houses for years until the brother of the
President of Mordovia put an eye on this plot of land. After trials in the
controlled courts these families were deprived of their property titles and
were unable to buy new housing with the compensation [assigned to them by the
courts’ decisions]. Also there are many people enlisted in the housing queues
in Mordovia (low income families, families with many children, handicapped,
etc), they have been waiting for years to get from the state the housing they
must get in accordance with the law. According to media reports, the head of
the Republic donates you an apartment in one of the new apartment blocks in
Saransk.
Here comes my first question. Do you think it is possible to
accept such a gift taken away from one of these unfortunate Saransk families?
2. In a letter to Channel 1 you called modern Russia a
"great democracy". Do you know that the party of your friend Vladimir
Putin obtained 104 per cent of the vote in the Republic of Mordovia in the
parliamentary elections of 2007?
And here comes one more question in terms of clarification:
Do you think that the greatness of a democracy is measured by the amount of
votes obtained by the ruling party at the elections?
3. In Russia people associate the decision of President
Putin to grant you citizenship and the fuss around it in the state-owned media
with the desire of the government to divert public attention from the “Anti-Magnitsky
law” which has come into force. You probably know that Russia has adopted this
law prohibiting to Americans to adopt Russian children in response to the U.S.
entry ban for the persons responsible for the murder of Sergei Magnitsky.
And here comes my third question. Could you, as a Russian
citizen, tell us about your attitude to this law the Russian society is so
concerned about?
With a great respect for your talent,
Vladimir Gridin,
Chairman of the Mordovia branch of the YABLOKO party
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