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martedì 5 gennaio 2016

IL GIOCO PERICOLOSO DELLA POLONIA CON LA LIBERTÀ DI STAMPA E CON I DESTINI D'EUROPA

Abbiamo più volte rilevato in questi mesi come l'atteggiamento fondamentalista e reazionario di alcuni paesi europei entrati nell'Unione dopo l'allargamento siano fra le cause dell'attuale paralisi delle istituzioni europee (non ultima la recente questione dei migranti) e della deriva dal punto di vista delle relazioni internazionali dell'Unione, specialmente in relazione all'isteria antirussa che pare ormai guidare l'agenda politica dei 28 con l'interessato benestare di Washington, che pero' rimane con le "mani libere" e rischia di lasciare la UE con il classico "cerino in mano".

L'allargamento della NATO ad Est; la strumentalizzazione del tema dei diritti umani in Russia; l'intromissione negli affari interni dell'Ucraina; il regime di sanzioni ed embarghi reciproci con conseguente crisi di alcuni settori economici sono fra i fattori che hanno portato all'attuale stato di forte tensione con Mosca in un perverso meccanismo auto-alimentante dal quale l'unico ad aver tratto profitto e' il regime autoritario di Putin che si e' ulteriormente rafforzato dalla crisi ed e' ormai padrone dell'iniziativa politica in Medio Oriente

In questo contesto, abbiamo varie volte ricordato il ruolo chiave della Polonia in vari editoriali e discussioni. 

Proprio in questi primi giorni dell'anno, anche la Commissione Europea pare uscire dal torpore e, dimentica per un po' del "cattivo" per antonomasia (Orban), concentra la sua attenzione sulla nuova legge sui mezzi di comunicazione di massa approvata dal nuovo governo polacco, che pone virtualmente nelle mani dell'esecutivo la gestione delle radio-tv e che ha portato alle dimissioni dei vertici della radiotelevisione pubblica ed alle proteste di giornalisti ed operatori dell'informazione. 

Ora, la Commissione minaccia Varsavia di pesanti ripercussioni, che potranno anche arrivare alla sospensione del diritto di voto. 

Che sia la volta buona per prendere coscienza del problema o l'ennesima tempesta in un bicchier d'acqua?

Ulteriori letture ed approfondimenti:


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