Diretta Spread

domenica 31 maggio 2015

Speciale Elezioni 2015 con CSV

  1. Segui gli sviluppi in tempo reale seguendo hashtag #specialeelezioni2015 sotto questo post 
  2. Partecipa al "cazzeggio intelligente" sul thread del gruppo FaceBook di CSV prima della chiusura dei seggi 
  3. Commenta dal vivo i risultati sul thread che apriremo nel Gruppo dopo la fine delle operazioni di voto a questo link


sabato 30 maggio 2015

Riflessioni spicciole prima di andare a nanna su Unione Economica Euro-Asiatica (EEU) , di M.Noris

Riceviamo e volentieri pubblichiamo questo commento in un thread su EURASIAN ECONOMIC UNION (EEU) nel gruppo di discussione di CSV da parte di:

Maurizio Noris



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Russia, Armenia, Kazakistan e Kyrgyzstan insieme hanno un PIL inferiore di quello tedesco, contando il doppio della popolazione. L'ex URSS di interessante ha un mercato interno pregevole per gli esportatori stranieri, e una fonte enorme di gas. 

Tolti questi due elementi, direi che non rimane nient'altro. 

Tutto ciò che la contrappone agli USA è semplicemente un'idea nata nel dopoguerra, come del resto l'attuale cartina del mondo è figlia della WW2. gli USA sembrano vivere ancora nello spauracchio della minaccia comunista... e se ci fermassimo qui, i timori di Franco Puglia sarebbero certezze. ma questa volta abbiamo la questione cinese. 

I cinesi mi sembrano di tutt'altra pasta rispetto ai "muscolosi" americani e russi. I cinesi fanno grandi sorrisi e inchini, per poi comprarti. i cinesi hanno già comprato mezza Europa e sono (da quel che so) i principali creditori americani. 

Aggiungiamoci che una nuova guerra mondiale durerebbe si e no venti minuti, giusto il tempo di far saltare in aria il pianeta. Personalmente reputo la guerra una possibilità piuttosto remota (e questa volta mi auguro di avere ragione). detto questo, sono piuttosto interessato alla questione economica. 

I cosiddetti BRICS, eccezione fatta per la Cina, sono paesi destinati a restare "emergenti" per sempre. col tutto bene che le voglio, la Russia non diventerà mai, per sua stessa scelta, una nuova America o Germania. 

Ergo: quanto, da sola, la cina riuscira a spostare verso est il polo economico del mondo? vedo due opzioni:
  1. i cinesi ci compreranno in massa e diverremo una colonia. ma i soldi resteranno qui, non confluiranno completamente verso Pechino. fermo restando che saremo servi in casa nostra 
  2. (o più probabilmente sarà un passaggio successivo al precedente): la ricchezza si sposterà lentamente verso la Cina, impoverendo l'Europa. 
C'è anche da dire che è impensabile che 3 miliardi di cinesi possano raggiungere il nostro tenore di vita e, a parità di risorse, avremo quindi un abbassamento globale del tenore di vita. in tutte queste incertezze, continuo pero a vedere la Russia come semplice fornitrice di gas a economie più stabili e vincenti (EU o Cina che sia), un paese nel complesso comunque povero e instabile.

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Vi invitiamo a dire la vostra in questa discussione all'apposito link .


venerdì 29 maggio 2015

Comunicato stampa congiunto: incontro fra gruppi e movimenti del 9 maggio a Bologna

Come avevamo precedente informato con una comunicazione nel nostro gruppo FB e su questo blog in un precedente articolo, una delegazione di CSV ha partecipato all'incontro promosso da Lista Civica Italiana a Bologna. Riportiamo qui il comunicato congiunto redatto dai rappresentanti delle associazioni partecipanti. Vi terremo informati sulle iniziative alle quali parteciperemo e rimaniamo disponibili per eventuali chiarimenti.

Comunicato stampa


Il risultato dell'incontro paritetico di Bologna tra gruppi e movimenti: fare rete, lavorare su obiettivi concreti e condivisi, attuare la Costituzione.

La giornata di sabato 9 maggio ha visto la partecipazione a Bologna di una ventina di gruppi provenienti da Emilia Romagna, Lazio, Liguria, Lombardia, Sardegna , Toscana, Trentino Alto Adige, Umbria, Veneto che, a grande maggioranza, hanno individuato nell'attuazione della Costituzione un sicuro elemento di unità e hanno espresso la volontà di coordinarsi, nel rispetto delle diversità di ciascuno, per lavorare da subito su obiettivi concreti.

Obiettivo principale è quello di costituire una organizzazione politica che dia voce a quanti/e non si sentono rappresentati/e dai partiti tradizionali e metta in rete la miriade di enti che operano per il bene comune ma che non riescono a incidere politicamente.

La mattina è stata dedicata all'art.53 della Costituzione di cui si è evidenziato il ruolo strategico come “pilastro economico” per permettere l'attuazione degli aspetti sociali e solidali della nostra Carta. Ogni cittadino/a – recita infatti l'art. 53 - deve concorrere alle spese pubbliche “in ragione” della effettiva capacità contributiva che corrisponde alla differenza tra la somma dei suoi redditi comunque conseguiti e la somma di tutte le spese sostenute per una vita decorosa sua e del nucleo familiare a suo carico.

La campagna per una riforma fiscale equa, solidale e progressiva sarà affiancata da un forte impegno per far comprendere le cause della crisi economica perché se da un lato l'applicazione dell'art.53 porta ad una maggior equità fiscale, dall'altro poco influisce per fermare i processi che vedono le democrazie e gli stati in balia della speculazione internazionale.

Il primo passo in questo senso si concretizzerà nel sostegno alle iniziative già esistenti volte a tornare alla separazione tra banche commerciali e banche di investimento.

Dal dibattito è emersa la necessità di ricostruire il senso di cittadinanza degli/delle italiani/e diffondendo la conoscenza della Costituzione.

Nel pomeriggio si è discusso sulla possibilità di dare vita ad una sorta di Comitato di Liberazione Nazionale (CLN), inteso come organismo liberamente costituito, a rete e aperto a tutte le forze, le organizzazioni e gli enti territoriali che, indipendentemente dagli orientamenti politici, siano accomunati dal desiderio di coordinarsi per dare attuazione al progetto che le Madri e i Padri costituenti hanno racchiuso nella Costituzione.

Hanno manifestato interesse a collaborare al progetto del CLN:Associazione ADUSA, Associazione Articolo 53, Associazione Buonsenso e Legalita', Associazione Italia Vera, Associazione Scaricare Tutto Tutti, Azione Civica, Candidati Senza Voce, Libertà di Movimento – Sardegna, Lista Civica Italiana, Movimento Dipendenti Pubblici, Partito Umanista, Prima le Persone, “ORA”, Trentino Punto a capo e sono disponibili a collaborare su singole iniziative Movisol, Resistenza Femminista.
L'assemblea ha riconosciuto che l'Italia si trova da troppo tempo in una fase di emergenza democratica che vede il progressivo sgretolamento dei diritti civili unito ad un pericolosissimo stato di scarsa reattività degli italiani spesso impegnati a sopravvivere alla crisi economica. L'approvazione dell'Italicum ne è una ulteriore conferma e su questo punto si è deciso di collaborare alle inziative per contrastare questa legge elettorale proposte dall'avv. Felice Carlo Besostri membro del gruppo che nel 2014 ha vinto il ricorso alla Corte Costituzionale contro il Porcellum.

Dal confronto è emerso inoltre che una vera uguaglianza sociale, politica, giuridica ed economica richiede contestualmente la giustizia di genere e ciò è possibile solo se viene costantemente costruita attraverso la doppia prospettiva di donne e uomini che propongono, si confrontano e lavorano insieme integrandosi costruttivamente, in modo da perseguire benefici che conducano a una reale giustizia per tutti i generi.

AREE DI LAVORO COMUNE
Il criterio adottato sarà quello di lavorare su ciò che unisce e di continuare a discutere su ciò che divide.Alla luce di quanto emerso dal dibattito, sono stati individuate sei aree di lavoro:
  • diffusione della conoscenza della Costituzione come base per una vita migliore dei cittadini e, in particolare, dell'articolo 53.
  • diffusione della conoscenza degli strumenti di democrazia diretta a livello locale
  • diffusione dei casi di successo che hanno permesso la creazione di lavoro nell'ambito della sostenibilità,
  • sostegno alle campagne esistenti per la separazione tra banche commerciali e banche di investimento
  • sostegno alle iniziative sul tema di genere in linea con la risoluzione del parlamento europeo che ha definito la prostituzione come una violazione dei diritti umani e lotta alla pubblicità sessista in contrasto con l'art. 41 della Costituzione
  • iniziative contro l'Italicum e per una migliore legge elettorale



giovedì 28 maggio 2015

L'affaire FIFA tra lotta alla corruzione imperante ed ipocrisia

La notizia dell'operazione che ha portato all'arresto di pezzi da '90 della FIFA, la federazione internazionale delle associazioni calcistiche mondiali, ha suscitato un acceso dibattito fra gli amici di CSV, divisi sulla necessita' di perseguire sempre e comunque le violazioni della legge e la corruzione internazionale e la perplessità sui metodi ed i fini dell'operazione.

Se da un lato la premessa sia chiara e condivisa, cioè che la FIFA rappresenta l'archetipo dell'organizzazione internazionale corrotta e predatoria, l'attivismo delle procure USA ed elvetiche unite allo zelo nel perseguire questi soggetti dopo decenni di lassismo globale e' quantomai sospetta e spiegabile solo considerando gli interessi in gioco dietro all'ipocrita richiamo alla lotta alla corruzione.

Chiaramente tutte le ipotesi che si possono avanzare sono puramente speculative visto che la verità probabilmente si conosce solo a Washington, ma si adombrano ipotesi che vanno dalla malcelata stizza degli USA ai quali non e' andato giù aver perso l'aggiudicazione (fraudolenta, ma non e' questa una novità) dei mondiali, alla questione puramente geopolitica che vede la vicenda come strumentale grimaldello per una "vendetta trasversale" rispetto al mondiale in Russia ed in Qatar, considerato ormai troppo anti-Saudita.

Il tutto nel contesto di un accordo sull'estradizione fra Svizzera e Stati Uniti molto poco garantista per l'accusato ed alquanto bizzarro (ma non troppo), visto che esclude estradizione per reati fiscali.

Ora, vogliamo anche noi sposare l'ipotesi del "gombloddo" anti russo o la faida interna fra ricchi sceicchi del golfo in combutta con il puparo d'oltre atlantico? 

Chiaramente la tesi e' ardita ma non infondata (aspettiamo qualche anno per la prossima release di WikiLeaks per saperne di più) ... certo e' che il calcio a questi livelli non e' più uno sport da anni ma una enorme macchina da soldi e fucina di influenze e con inconfessabili convergenze di interessi più o meno opachi, quindi i fattori politici giocano un ruolo fondamentale. Come in tutte queste vicende quantomeno oscure (tempi e modalità) vale sempre il vecchio parametro ... "cui prodest"?
Incidentalmente, forse anche alla giustizia; incidentalmente perché, se questa interessasse a qualcuno, il cittadino elvetico Sepp Blatter (Mr. 10%) sarebbe dietro la sbarre o quantomeno estromesso dalla gestione del calcio mondiale da un bel pezzo. Ma siamo troppo cresciuti per credere alle favole.


Segui il dibattito e partecipa alla discussione sul nostro gruppo FB!

Comunicazione di servizio in merito ai malfunzionamenti del Gruppo FaceBook di CSV

Cari amici,

come saprete certamente, il gruppo FaceBook di CSV sta avendo seri problemi tecnici per ragioni che non e' dato di sapere; le ipotesi speculative vanno dal "traffico" ormai ai limiti della formula rispetto a quello che la piattaforma FB e' in grado di gestire (quasi 8 mila iscritti al gruppo, decine di post e centinaia di commenti al giorno) al complotto globale ordito dalla SPECTRE in combutta con il NWO, passando per ipotesi più prosaiche come la segnalazione da parte di "competitors" scontenti dal crescente successo che stiamo riscuotendo.

In parole povere, risulta impossibile per una parte dei membri del gruppo (non e' chiaro quale sia la logica) il condividere contenuti (link) del gruppo sia dentro sia fuori il gruppo stesso.

Allo scopo di creare una soluzione che ci salvaguardi nel caso in cui per qualche ragione indipendente dalla nostra volontà il gruppo dovesse improvvisamente sparire dal web, abbiamo creato una pagina FB di CSV.

Essa presenta alcuni vantaggi rispetto al gruppo sia per quanto riguarda la gestione sia per gli amici di CSV, che possono postare contenuti direttamente nell'apposita colonna di sinistra (post sulla pagina), senza passare dalle forche caudine della moderazione assai stretta che abbiamo dovuto mettere in atto invece nel gruppo, proprio per la differente impostazione che FB ha dato all'entità "gruppo" rispetto alla "pagina".

Rimanete quindi in contatto con noi esprimendo il vostro apprezzamento sulla pagina FB di CSV, continuando a partecipare alle iniziative espressioni delle discussioni nel gruppo FB di CSV ed iscrivetevi al blog di CSV (questo che state leggendo)!

martedì 26 maggio 2015

Sulle recenti elezioni amministrative a Madrid e Barcelona: quanto conta veramente l'effetto Podemos?

In questi giorni giornali e siti internet si sono sperticati nel declamare la vittoria schiacciante di Podemos nelle elezioni locali di Madrid e Barcellona, tenutesi lo scorso 25 Maggio.

Il Fatto Quotidiano parla di "exploit Podemos risposta ad austerity e corruzione della casta" mentre Repubblica più sobriamente millanta che "Podemos prende Barcellona e Madrid"

Allo scopo di commentare questi risultati, abbiamo aperto appositi threads nel gruppo FaceBook di CSV sui risultati elettorali e sulle ipotesi di coalizione.

Se fossimo in questi commentatori entusiasti e forse un po' interessati a salire anzitempo sul carro di un possibile futuro vincitore, ci andremmo invece piano nell'affermare con tanta convinzione nell'affermare una vittoria incondizionata di Podemos.

In Ahora Madrid, ad esempio, Podemos era solo una delle componenti della coalizione ed alla primarie la candidata di Podemos, Rita Maestre, arrivo' solo quarta, mentre il leader della coalizione, l'ex giudice, Manuela Carmena non ha nulla a che vedere con Podemos ma fa parte piuttosto della sinistra classica.

Per quanto riguarda Barcellona, similmente, Barcelona en Comú, la lista che aveva vinto aveva già 5 seggi nelle passate elezioni ed ora con 11 ha la maggioranza relativa del consiglio, che conta pero' 41 membri quindi con maggioranze rese difficili dalla dispersione del voto. Quale sia stato l'apporto effettivo di Podemos e' difficile dirlo, visto che lo scandalo che ha travolto il partito catalano di CdC (parte del blocco nazionalista CiU) e che ha visto anche il simbolo Pujol nella polvere ci ha messo del suo a convincere gli elettori che una alternativa era possibile, Podemos o meno.

Rispetto alle coalizioni possibili, tutte le ipotesi sono possibili; dalla "grosse koalition" a Madrid, ad un cartello indipendentista nella capitale Catalana.

Quindi: prudenza nel leggere questi risultati e le riserve sul futuro politico di Podemos rimangono tutte.


sabato 23 maggio 2015

24 Maggio 1915 - 24 Maggio 2015 - 100 anni vissuti intensamente

24 Maggio 1915 - 24 Maggio 2015. 

100 anni dall'entrata dell'Italia nella fornace infernale della guerra, che costo' circa 600 mila vita umane ...  l'inutile strage.

Il Grappa, l'Ortigara, il Piave, il Carso, nomi e toponimi mitici da Caporetto a Vittorio Veneto.  Una "vittoria" tre anni dopo, amara per i rancori che ne seguirono; i fatti epici e drammatici dell'immediato dopoguerra, come l'epopea di Fiume, il suffragio universale maschile, gli scioperi del '19, il congresso di Livorno nel '21, fino ad arrivare alla marcia su Roma nel 22 che chiuse il ciclo ed apri' una nuova era destinata a sua volta ad una fine drammatica. 

Vi invito a scrivere i vostri pensieri, postare i vostri cimeli ed i ricordi dei vostri avi nella discussione nell'apposito thread nel gruppo FaceBook di CSV, per ricordare questo evento marcante della nostra storia fuori della stentorea ed ipocrita ufficialità.

Ritaglio dal diploma dei Cavalieri di Vittorio Veneto

mercoledì 20 maggio 2015

Perche', oltre i santi, bisogna lasciare stare gli eroi ed i simboli?

Varie volte abbiamo invitato i nostri amici attivi nel gruppo FaceBook di CSV ad evitare di tirare in ballo uomini simbolo della storia d'Italia allo scopo di contrapporli strumentalmente a fatti, situazioni e personaggi odierni.

Pensavamo che le ragioni fossero assolutamente evidenti e non necessitassero una elaborazione puntuale, ma cosi' non deve essere, visto che il fenomeno si ripresenta con una regolarità disarmante.

La tecnica di appropriarsi di simboli "forti" associati a personaggi "culto" del passato (generalmente morti, cosi' da non dover rischiare imbarazzanti prese di distanze) e trasformarli in "icone pop", non e' certo nuova. 

Le magliette del "Che" ne sono l'esempio più classico ed inflazionato, ma il fenomeno ha assunto dimensioni senza precedenti sui social media. Nel triste panorama politico italiano, una "operazione simpatia" stracciona era stata tentata nel 1994 da Gianfranco Fini che cito' Gramsci fra i punti di riferimento di AN ... magari per rendergli la pariglia Bersani fece l'ipocrita scivolone con il famoso "Papa - Giovanni" nel 2012 ...

Ultimamente, invece, vanno per la maggiore foto dell'icona di riferimento (es. Berlinguer, Pertini, Falcone, Borsellino, Dalla Chiesa, giusto per citarne alcuni) associate a frasi talvolta apocrife, molto spesso decontestualizzate, accompagnate talvolta da simboli di partiti e/o movimenti politici.

Non accettiamo che queste figure che riscuotono il rispetto di una larga parte del paese, anche di chi magari li ha avversati politicamente quando erano in vita, siano "sequestrate" per fini squisitamente propagandistici.

La ragione per la quale ci dissociamo da questo modo di fare e lo scoraggiamo in maniera netta sono in estrema sintesi le seguenti:
  • Questo utilizzo specioso non fa onore a questi "simboli" in quanto essi sono ostaggio dell'uso della propria immagine di chi si professa suo seguace senza aver avuto alcuna filiazione politica o ideale diretta o senza essere stato nominato "erede spirituale" sul campo.
  • Vogliamo assolutamente evitare che si creino artificiosi spartiacque culturali come nel caso della festa del 25 Aprile, che dovrebbe essere patrimonio comune indicante l'inizio di una nuova epoca per il paese e si e' invece tradotta in una annuale gazzarra fra opposte tifoserie politiche, che ne ignorano esse stesse il significato profondo.
  • La maniera assolutamente fuorviante nella quale questi messaggi sono proposti non rispetta il contesto storico e la realtà nella quale questi eroi moderni hanno operato.
  • Se si vuole sostenere una tesi, essa va argomentata e non giustificata sulla base che "Tizio o Caio" avrebbero fatto lo stesso in passato (ammesso e non concesso che risponda a verità, chi può dirlo se lo rifarebbero, in un mutato contesto). 
Riteniamo che il modo migliore per celebrare queste figure sia ricordarle dal punto di vista storico ed ideale come uomini e donne figli della loro epoca, con i loro grandi pregi ed i loro terreni difetti, senza farne dei santi assoluti visto che, fortunatamente, non lo erano.


domenica 17 maggio 2015

Riforma delle pensioni: la proposta di CSV

Da più parti arrivano proposte, commenti, incentivi affinché CSV proponga una sua idea di come una seria riforma delle pensioni dovrebbe procedere.

Senza entrare troppo nei tecnicismi contabili e non considerando, al momento, la necessaria transizione, riteniamo utile aprire una discussione su alcuni aspetti fondamentali, che presentiamo in maniera schematica onde facilitare la comprensione e la riflessione.

Ringraziamo sin d'ora chi volesse partecipare alla discussione di carattere generale nel nostro gruppo FaceBook ed in quella tecnica sulla piattaforma Wikia.

Principi


  • Semplice: comprensibile da tutti e congegnato per garantire una certa stabilita' delle norme e condizioni.
  • Equo: stesso principio per pubblico e privato. Salvaguardia della possibilità di previdenza complementare.
  • Razionale: legato alle effettive esigenze di mantenere tenore di vita e non ideologicamente prestabilito

Metodo

Si applica il cosiddetto "Metodo contributivo", vale a dire si crea un montante in base ai versamenti effettivi, rivalutati.

Eta' pensionabile


  • 60 anni = eta' minima, con penalizzazione (es. decurtazione del 5% per ogni anno prima dei 65)
  • 65 anni = eta' normale, nessuna penalizzazione
  • 70 anni = eta' massima, su esplicita richiesta
N.B. le eta' sono da intendersi puramente indicative e per semplicità sono le stesse per uomini e donne.

Calcolo della pensione mensile


Il montante cumulato diviso aspettativa mesi di vita, calcolata in base statistiche vita media al momento della pensione. Sola discriminante: genere maschile o femminile (si può discutere se rendere perequazione più sofisticata) aumentata del 10%, in modo da rendere il sistema più "robusto".

  • Se il beneficiario muore prima e alla data della "dipartita pre-calcolata" e:
    • non ha superstiti -> "sistema" ci ... "guadagna"
    • vi sono superstiti -> si applica il principio di "reversibilità", descritto di seguito)
  • Se il beneficiario e' ancora vivo  -> continua a percepire la stessa pensione -> il sistema rimane sostenibile fino ad una differenza del 10%, dopodiché va in deficit ma si compensa con le scomparse precoci di altri pensionati.

Reversibilità

  • Il montante residuo viene preso in considerazione e la pensione mensile erogata sulla base di un ricalcolo in base ai criteri di cui sopra in base al profilo del superstite.
  • La reversibilità si applica solo allorquando il superstite:
    • supera l'età per la corresponsione della pensione;
    • il legame (matrimonio o altro negozio giuridico previsto dalla legge) sia stato contratto prima che il titolare sia andato in pensione.

Pensione minima

Se il calcolo risulta inferiore alla pensione minima stabilita per legge, viene corrisposta quest'ultima (per il nostro esempio, consideriamo arbitrariamente 300 euro al mese).

Pensione "massima"

Va previsto limite massimo allo scopo di evitare le cosiddette "pensioni d'oro". A questo scopo, il limite andrebbe ancorato a limiti per quanto possibili oggettivi, es. " ... l'ammontare percepito non può superare il 50% del trattamento economico di base lordo del procuratore generale della cassazione.".

In alternativa o in aggiunta, e' possibile immaginare un sistema cosiddetto "contributivo collettivo" in base al quale lo "stato" accredita nel conto di ogni persona solo i contributi pagati da una sorta di "salario minimo", raggiungendo quindi lo stesso scopo tramite appunto un meccanismo "ex ante".

Lavori usuranti

Sono debitamente considerati ed apposite misure previste, in termini relativi esclusivamente di eta' pensionabile.

Cumulo reddito da lavoro più pensione: 

Consentito fino a eta' massima pensionabile. Nessuna penalizzazione fino al limite dell'ultimo salario lordo percepito (rivalutato); per cumuli superiori, viene decurtata pensione (e montante residuo) della differenza. Al di sopra dei 70 anni e' consentito il solo rimborso spese per attività di tipo volontario o istituzionale.

Esempio pratico 

(cifre puramente indicative)

Caso generale


  • Genere: uomo
  • Eta': 60
  • Aspettativa di vita: 90 -> 30 anni residui
  • Montante contributivo: 240 mila euro rivalutati (es. versati 500 euro al mese x 40 anni di lavoro)
  • Pensione mensile: 600 euro al mese = [240mila / (30 x 12)] - 10%
In questo esempio pratico il sistema e' sostenibile se il titolare di pensione (il principio e' identico nel caso dei superstiti) vive fino a 99 anni (10% della sua aspettativa di vita calcolata)

Applicazione reversibilità


Ammettiamo che:
  • il beneficiario sia sposato con una consorte che ha 15 anni meno di lui prima di andare in pensione
  • il beneficiario muoia a 70 anni, quando la consorte ha quindi 55 anni.
  • L'aspettativa di vita della signora e' calcolata in 95 anni
  • Il montante residuo alla morte del signore e' quindi di 160 mila euro [(240/30)x20]
In questo caso:
  • La superstite
    • ha diritto alla reversibilità
    • deve aspettare minimo 5 anni per poterne usufruire (con penalizzazioni) o 10 anni (senza penalizzazioni).
Se sceglie di andare in pensione a 60 anni, ella andrà in pensione con il 75% della pensione "normale" (100% - 5 anni x 5%).

Quindi:
  • 95-55 = 40 anni di aspettativa di vita
  • Pensione mensile: [160mila / (40 x 12)] - 10% = 300 euro al mese

Essendo questa pensione equivalente alla minima arbitrariamente stabilita, nessuna integrazione sarà prevista.


 

giovedì 14 maggio 2015

Grecia nei BRICS? Forse, ma anche no ...

GRECIA NEI BRICS? 

 

LA NOTIZIA

Un funzionario del Governo greco dice in una mail ai giornalisti che il vice-ministro delle Finanze russo Sergei Storchak ha parlato con il PM greco Alexis Tsipras oggi, ha proposto che la Grecia diventi il sesto membro della New Bank Development istituita dal Brasile, Russia, India, Cina, Sud Africa. Tsipras si è detto desideroso di discutere la materia a San Pietroburgo Economic Forum 18-20 giugno con i leader dei paesi BRICS. Tsipras è stato piacevolmente sorpreso dalla proposta.

L'ANALISI CSV

- Nessuna testata giornalistica importante ( finanziata da padroni che impongono propaganda e vietano l'informazione), dicevo nessuna di queste testate ha ancora riportato questa notizia in modo esplicito. Salvo Bloomerg e CNBC, che l'hanno presa veramente alla larga, nessuna testata Europea posseduta da editori facoltosi ha ancora riportato la notizia, ne' alla larga ne' alla stretta.

- Al momento nessuno ritiene che vi sia una vera intenzione della Grecia di aderire alla banca dei BRICS , ma è solo un modo per alzare la posta. Effetto totalmente riuscito, perché la minaccia è seria. La ragione è molto semplice: 20 miliardi di € per i cinesi sono bruscolini, una paghetta che si da' all'adolescente per fare un giro con gli amici. Quindi, anche solo per scherzo, i cinesi potrebbero dire si alle pressioni degli alleati russi e Tsipras potrebbe accettare ( vorrei conoscere un uomo al mondo che dice no a 20 miliardi di € cash).

- A causa di questa notizia, il problema del default greco lascia il tavolo dell'Eurogruppo ed atterra direttamente sui tavoli dei primi ministri, del Segretario Generale della NATO, di Junckers, di Obama. Verrà presa una decisione e l'Eurogruppo farà quello che gli sarà chiesto di fare. Per questo motivo Varoufakis se nefoote di quello che dicono i suoi colleghi MEF del gruppo, in primis il funereo tedesco ed in secundis l'olandese "ricciolo d'oro".

- Aspettiamo il Forum Economico di San Pietroburgo del 18-20 giugno per vedere come procedono le cose.

LINKS


Il "lavoro" non e' una variabile indipendente del sistema economico

Cari amici di CSV, da più parti ci arrivano richieste di occuparci maggiormente dei temi del "lavoro" e meno di questioni economiche. 

E' certamente vero che per l'individuo preso singolarmente il tema "lavoro" trascende quasi tutto il resto (salvo la salute) ... da un punto di vista sistemico, il "lavoro" e' invece una variabile dipendente dello sviluppo economico, sia in termini quantitativi, sia il termini qualitativi. 

Nel senso che, possiamo immaginare economie ad elevata intensità di manodopera e tendenti al "pieno impiego" ma certamente non corrispondenti alle aspettative dei cittadini-lavoratori di un paese avanzato. 

Senza una visione di "sviluppo economico" che sia al contempo efficiente, armonica e sostenibile, l'illusione del "lavoro" sarà ridotta alla dazione episodica e non elevata alla prospettiva di lungo periodo atta a poter pianificare la propria vita e raggiungere la propria soddisfazione individuale.




martedì 12 maggio 2015

Tarvisio, la doppia faccia dello stato: si va a caccia di clandestini.

Stasera stavo parlando con un carabiniere che mi spiega un po' ciò che succede nel mio paese. 

Mi spiega poi che i carabinieri e la polizia sono principalmente in cerca degli autisti (i cosiddetti “passeur”), prevalentemente ungheresi ... povere persone che si organizzano per 300 o 400 Euro e portano intere famiglie in auto fino al confine italiano per conto di una organizzazione malavitosa serba. Quando intercettati , non si fermano neanche al posto di blocco e tirano dritto. E ne hanno tutte le ragioni, visto che rischiano tutti fino a 20 anni di carcere, sia i passeur, sia gli organizzatori dal "sistema".
 
Naturalmente, le forze dell'ordine fermano pero' anche clandestini (profughi) a piedi, perché il passeur li lascia in Austria prima del confine italiano per non essere arrestato. Quindi loro li raccolgono e cercano di identificarli; se qualcuno ha bisogno di cure, il medico spesso non arriva (visto che nessuno lo paga) e poi li rilasciano con una semplice contravvenzione, che probabilmente nessuno paghera'. Come abbiamo scritto, dal loro paese di origine arrivano con vari mezzi in Ungheria, da la' passano in Austria ed arrivano in Italia grazie alle organizzazioni Serbe.  

Mi dice che addirittura qualche clandestino, lui preferisce chiamarli profughi, sa per filo e per segno quasi tutto. Cioè sanno che l’Austria non li accetta e cercano attraverso l’Italia di proseguire verso frontiere meno controllate per entrare in Francia e da la’ in Germania. 

Molti di loro hanno addirittura mazzette di banconote da 500 euro in tasca. Sempre il carabiniere mi fa ha capire che dietro c'è un sistema ben oliato ed e' tutto previsto. Morale della favola ... un “magna-magna” organizzato ed un menefreghismo dell’Austria che, grazie al Trattato di Dublino, qualora li trovi sul proprio territorio, li rispedisce qui in Italia o in Ungheria senza complimenti.

Uno schifo vero e proprio sulle spalle di gente che scappa da situazioni insostenibili, dalla miseria e spesso dalla guerra.

Foto di repertorio - Google

sabato 9 maggio 2015

Candidati Senza Voce partecipa all'incontro promosso da Lista Civica Italiana

Candidati Senza Voce ha accettato di buon grado l'invito ricevuto dai promotori dell'incontro e dell'assemblea nazionale di Lista Civica Italiana - Cittadini Protagonisti che si tiene a Bologna il 9 e 10 Maggio.

Di questo incontro apprezziamo soprattutto l'impostazione "alla pari e nel rispetto delle specificità di ciascuno", che si sposa perfettamente con il carattere aperto, trasversale ed a-partitico del nostro think-tank.

Per CSV saranno presenti i nostri amici felsinei Francesca Fortuzzi, Anna Concilio e Claudio Campieri, che ringraziamo per aver rinunciato ad un fine settimana di sole per dedicarsi ad una operazione di impegno civico.

Ringraziamo anche Roberto Brambilla e Claudio Mazzoccoli Bonadies per averci messo a conoscenza dell'iniziativa.


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Candidati Senza Voce è un “think tank” politico ed economico apartitico fondato nel 2011 allo scopo di portare all’attenzione dell’opinione pubblica il deficit di democrazia sostanziale fondamentale derivante dai limiti che i singoli partiti o liste pongono ai singoli candidati rispetto all’accesso libero e costante ai mezzi di comunicazione di massa tradizionali, deficit che non può essere pienamente affrontato dal cambiamento del sistema elettorale che ha prodotto il passaggio da “Porcellum” ad “Italicum” ma che richiede una riforma radicale della disciplina dei partiti politici nell’ordinamento italiano.

Da allora il campo di azione si è allargato ad altri temi e sono state condotte battaglie concrete, come quella che ha condotto all'abolizione del prelievo forzoso sui bonifici esteri fra il Febbraio ed il Luglio 2014, reso possibile grazie alla raccolta di oltre 13 mila firme in tre giorni e dall’intervento diretto del nucleo di CSV a Bruxelles nei confronti dei Commissari Europei competenti in occasione dell’Ecofin.

CSV ritiene che non ci si possa limitare alla una discussione sui massimi sistemi di molti think tanks ma che occorra raccordare la speculazione politico-filosofica con l’azione concreta del proprio vissuto quotidiano perseguendo un miglioramento costante del proprio comprensorio al fine di migliore le condizioni anche in assenza di interventi diretti delle istituzioni: siamo in Europa .......dobbiamo seguire tutte le evoluzioni politiche, sociali ed economiche senza dimenticare il nostro quotidiano!

CSV sta sviluppando un programma economico politico per il rinnovamento dell'Italia, semplice, pragmatico, realistico e non condizionato da interessi strumentali che siano contrari in pratica od in principio al rinnovamento italiano.

Le iniziative e le discussioni di CSV sono portate all’attenzione degli interessati tramite un blog, un gruppo di discussione Facebook mentre le aree programmatiche sono sviluppate in un ambiente cooperativo su una piattaforma wiki.

CSV ritiene importante sviluppare sinergie con le liste civiche sul piano locale ed in prospettiva nazionale, potendo fornire un valore aggiunto nel raccordo fra la dimensione europea del nostro think tank e l’azione sul territorio del suoi sostenitori, inquadrati in una prospettiva politica offerta dalle liste civiche locali e nazionali che siano conformi in termini di valori e prospettiva con CSV.


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lunedì 4 maggio 2015

Question time: desta preoccupazione l'acquisto da parte di cinesi di marchi storici italiani

     
    Giuseppina D'andrea Scusa Massimo magari non è proprio in linea con il discorso ...ma sono molto preoccupata di questa espansione cinese nel rilevare aziende storiche e grandi marchi occidentali tranquillizzandoci con il sostenere che verranno conservate ..diciamo le caratteristiche basi di queste strutture , ma non dimentichiamoci che non è nelle loro caratteristiche avere delle basi etiche di produzione nel rispetto ne dell'ambiente e tantomeno degli esseri umani, per loro contano solo i numeri ...quelli che convengono a loro

     
    Massimo Bernacconi Ciao Giuseppina, ne abbiamo parlato in altri post, ad esempio:
    In estrema sintesi, le scuole di pensiero sono due:
    1. Meglio venderle che farle chiudere (es. Lamborghini)
    2. Mantenere l'italianità a tutti i costi anche facendole produrre in perdita (es. Alfa Romeo sotto gestione Prodi IRI, Alitalia ma poi abbiamo visto com'è finita)
    Ora, francamente sono per l'opzione 1, visto il pregresso e visto che le normative sugli aiuti di stato sono diventate cosi' penalizzanti che alla fine non sono sostenibili e giustificabili. La seconda opzione si può e si deve applicare solo in limitatissimi settori strategici (equipaggiamenti militari sofisticati, altissima tecnologia) e per proteggere " l'industria nascente" in nuovi settori produttivi.

    Gli standard minimi per chi vuole operare in EU o Italia sono gli stessi, indipendentemente dalla proprietà, certo cambia la cultura d'impresa ed occorre adattarsi.

    Detto questo, la preoccupazione rimane vista l'assenza di una visione chiara e condivisa relativamente al mantenimento (non parlo neppure più di sviluppo, figuriamoci) del livello economico ed industriale del paese.

    In conclusione, ogni storia fa caso a se, va accuratamente valutato l'impatto di qualsiasi soluzione si voglia intraprendere ed assolutamente non mollare mai sui valori fondativi dell'imprenditoria, ma quella sana e vera, non quella clientelare ed asservita ad interessi politici.

    Segui la discussione nel nostro gruppo facebook!

    sabato 2 maggio 2015

    Tutti insieme ... "strumentalmente": quelle per cui la guerra non e' mai finita.



    A Trieste qualche anacronistico sciroccato con bandiera rossa inneggiava a Tito il Primo Maggio e la Meloni non trova di meglio che attaccarli con un tweet isterico ed evidentemente strumentale.

    Come si dibatteva con Anna Concilio​ qualche giorno fa nel forum di CSV in un  post sul 25 Aprile, la IIGM e' ancora terreno fertile per chi intende soffiare sulle ceneri ancora calde per promuovere i suoi attualissimi obiettivi politici.

    E, visto che a gettare benzina sul fuoco e' stata una "signora" consentitemi un omaggio alla Berte' che cantava un bellissimo testo di Ivano Fossati:

    "Non sono una signora
    Una con tutte stelle nella vita
    Non sono una signora
    Ma una per cui la guerra non è mai
    Finita
    Oh no, ho no..."

    FACILITARE L'IMPRESA: ALCUNE RACCOMANDAZIONI PER L'ITALIA

    di.  F.Preti

    Prendendo spunto dalle dichiarazioni del ministro dell'Economia Padoan in merito al costo indotto nelle imprese dal malfunzionamento della Giustizia, discussa nel forum di CSV al link, abbiamo ritenuto opportuno sistematizzare una breve "lista ella spesa" dove per sommi capi ricapitoliamo quelli che a nostro avvisto sono i punti fondamentali per una urgente azione da parte del ministero.

    REGISTRAZIONE DELLA PROPRIETA' E DELLE LICENZE

    L'Italia dovrebbe semplificare la procedura, onde velocizzare la costituzione di imprese, quello per le licenze ed il trasferimento di capitale (liquido ed immobiliare). Va da se che anche il costo di costituzione andrebbe assolutamente ridotto, fissando degli obiettivi di "performance" annuali relativamente al costo delle prestazioni della Pubblica Amministrazione che le imprese debbono sostenere (es. non superiore ad X% del PIL). Stessa raccomandazione vale per i costi di procedure concorsuali e fallimentari, per le quali un costo-obiettivo massimo di sistema andrebbe specificato ed adeguatamente monitorato, con un sistema di incentivi e sanzioni.

    RISORSE DEL SISTEMA GIUDIZIARIO:

    L'analisi comparativa non mostra chiaro risultato per il confronto incrociato dei nostri due indicatori di bilancio (bilancio corte in Euro / abitante e budget corte come percentuale della spesa pubblica), con il tempo e la Disposizione Liquidazione Tasso di controversie civili e commerciali totali. Nessuno dei due sembra esserci una forte correlazione tra le risorse umane e Disposizione Tempo e la Liquidazione Rate. Ciò porta ad ipotizzare che la disposizione tempestiva ed efficiente dei casi è più una questione di distribuzione e l'efficienza di utilizzo e la complessità procedurale e meno una questione di quantità di risorse che sono assegnati. In questa prospettiva, le risorse del sistema di giustizia dovrebbero essere adeguate, né troppo alte, generando uno spreco, né troppo basse, rischiando di compromettere non solo l'efficienza, ma anche l'efficacia e la qualità del sistema. DICIAMO NOI CSV, al di là di queste belle parole, va rilevato che le risorse del sistema di giustizia italiano sono scarse in comparazione alla media UE.

    EFFICIENZA DEL SISTEMA GIUDIZIARIO:
    C'è piuttosto una forte correlazione tra i tempi dei procedimenti penali  ed il tasso di crescita del PIL che portano ad ipotizzare che tempi corti hanno un effetto positivo sulla crescita del PIL. Di conseguenza, è importante disporre di un sistema di corte che è in grado di affrontare efficacemente tali casi, ma anche per monitorare correttamente e valutare le prestazioni del sistema giudiziario onde porre correttivi in maniera rapida laddove necessario. In particolare, in Italia, il rendimento del sistema è tra il non adeguato ed il negativo però lentamente in miglioramento; non grazie all'efficientamento in corso (diciamo noi CSV), ma grazie alla riduzione di casi presentati in giustizia. Gli sforzi devono essere intensificati. Migliori pratiche esistenti (cioè corte di Torino 'programma di Strasburgo') dovrebbero essere sostenuti e diffusi.

    ULTERIORI RACCOMANDAZIONI:

    Semplificazione procedurale e limiti alla possibilità di appello per controversie di modesta entità potrebbero aumentare la produttività e ridurre il carico di lavoro del secondo e più alti tribunali di istanza.
    La raccolta dei dati può essere migliorata in modo da controllare meglio l'efficienza del sistema, compreso il controllo del numero di udienze per categoria di casi. I dati sulle ADR obbligatorio in corso esperienze devono essere raccolti. Sistemi ICT per la comunicazione tra i giudici e il loro ambiente dovrebbero essere ulteriormente implementati.

    DATI ITALIANI DI RIFERIMENTO:

    Per quanto riguarda le risorse umane, l'Italia ha 11,0 giudici professionali per 100.000 abitanti, rispetto a una media UE27 di 18,9 e una mediana UE27 del 17,9. Inoltre, ci sono 16.1 giudici non-professionali ogni 100.000 abitanti, contro una media UE-27 di 45.6 e una mediana UE27 del 29,8. In generale, ci sono 56,8 persone (giudici e personale non giudice) che lavora nel sistema giudiziario ogni 100.000 abitanti, contro una media UE27 di 103,7 e una mediana UE27 del 92,3. Il numero di avvocati per 100.000 abitanti è 349,6, rispetto a una media UE27 di 160,7 e una mediana UE27 di 104,6, mentre il rapporto di avvocati a giudici di carriera a tempo pieno è 31,9, rispetto a una media UE27 del 16,2 e una media UE27 di 7.0.