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martedì 24 settembre 2013

Santoro, Ruotolo e Travaglio sdoganano De Gregorio?

Francamente mi piacerebbe sapere il senso dell'intervento a "Servizio Pubblico" di Sergio De Gregorio. Quale tesi si vuole dimostrare? Perche' concedere una vetrina mediatica a questo squallido personaggio che rappresenta il peggio della politica e del malaffare italiano, che ha sguazzato a piacimento negli intrecci fra malavita, servizi e sottobosco politico per anni?

De Gregorio che si pente? Ma si pente di cosa, della sua stessa ragion d'essere, della sua essenza truffaldina che gli ha permesso di diventare quello che e' e di rimanere a galla nonostante le alterne fortune?

Non sarebbe meglio, cari Santoro, Ruotolo e Travaglio magari chiedere a coloro i quali quella stagione politica l'hanno subita sulla loro pelle e gia' da anni ne hanno fatto parte l'opinione pubblica, inascoltati e snobbati dai media di regime?

Si veda a tal proposito quanto scrivevo alcuni anni or sono:

De Gregorio, IDV e gli Italiani nel mondo Ovvero: ma che c’azzeccava De Gregorio con noi? E che ci azzecca con gli italiani nel mondo?

Quando i giornalisti non diffondono notize, ma in prima persona prodotti editoriali (tali "Servizio Pubblico" ed "Il Fatto Quotidiano" sono), la spettacolarizzazione alla ricerca dell'audience e del profitto, unita alla discesa in campo politica in supporto di una propria agenda fanno passare in secondo piano il buon giornalismo.


2 commenti:

  1. "gli italiani nel mondo" si sono fatti pessime amicizie o hanno esportato "omertà"!!!

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  2. Poi ci sono anche gli Italiani onesti che all'estero si sono dovuti rifugiare per avere giustizia, come il mio amico Mario Broglio Montani!

    http://www.youtube.com/watch?v=_DI74qgz_bA

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