Sull'onda dell'emozione degli attentati di Parigi e preso atto:
- del rimpallo di responsabilità fra i vari stati europei in merito a chi avesse dovuto fare cosa;
- delle difficoltà di coordinamento dei servizi di sicurezza di paesi limitrofi come Belgio e Francia;
da più parti si invocano soluzioni più o meno immaginifiche ... in questo contesto con ha perso occasione per dire la sua anche il leader dei liberali europei al Parlamento Europeo che propone, nientepopodimeno, la creazione di una ENNESIMA agenzia europea di "intelligence"!
Certo, sarebbe una ottima idea se non fosse che:
- la UE non ha alcuna competenza ultimativa in materia di sicurezza nazionale;
- si verrebbe a creare un ennesimo carrozzone amministrativo-burocratico che costituirebbe un ulteriore livello di responsabilità senza al contempo portare ad alcuna semplificazione del processo decisionale nazionale
- si terrebbero impegnate energie preziose quando l'emergenza e' da affrontare qui ed adesso
Insomma, a quanto pare uno dei principi cardine del liberalismo europeo, quello secondo il quale non si crea alcuna nuova istituzione senza una semplificazione dell'esistente sembra disattesa in nome di una enunciazione politica inconcludente di facciata ed a beneficio dell'elettorato spaventato. Stessi discorsi vuoti e puro e semplice esercizio di moltiplicazione delle poltrone di quando si parla di esercito europeo o si istituisce la figura dell'Alto Rappresentante senza aver ancora una politica estera comune!
Che la politica si dia piuttosto da fare nello stimolare gli stati membri a cooperare presto e bene ed a far funzionare a pieno regime le agenzie già esistenti come EUROPOL e, ultimo ma non meno importate, ad imprimere una vera svolta federalista per quanto riguarda il medio-lungo termine ... certe questioni vanno discusse e risolte in Consiglio non sui media!
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