Riceviamo e volentieri pubblichiamo.
Di Marialuisa Colonna Romano
Si, c'è differenza tra democrazia rappresentativa e democrazia diretta (oggi tecnicamente impossibile). I populisti credono di realizzare la democrazia diretta ma se va bene stanno attuando una oligarchia un po' strana: forse una doppia oligarchia. Chi si riconosce nelle scelte degli oligarchi è soddisfatto, tutti gli altri non sono ascoltati, ma irregimentati o, se va bene, ignorati. La Costituzione su cui i ministri hanno giurato è incompresa o volutamente marginalizzata e non rispettata né attuata.
Notavo in un post di qualche giorno fa che c'è differenza tra democrazia rappresentativa e democrazia diretta (oggi tecnicamente impossibile). I populisti credono di realizzare la democrazia diretta ma se va bene stanno attuando una oligarchia un po' strana: forse una doppia oligarchia. Chi si riconosce nelle scelte degli oligarchi è soddisfatto, tutti gli altri non sono ascoltati, ma irregimentati o, se va bene, ignorati. La Costituzione su cui i ministri hanno giurato è incompresa o volutamente marginalizzata e non rispettata né attuata. A me sembra una mancanza di rispetto dell'identità del nostro Paese, il quale ripudia la guerra, promuove il lavoro e lo sviluppo sociale, culturale ed economico dei cittadini (quindi combatte le diseguaglianze), impone a chi svolge funzioni pubbliche di farlo con disciplina e onore. Allora mi chiedo dove ci stanno portando?
Il sistema elettorale (sia esso "Porcellum", "Italicum" o "Rosatellum") da solo non basta per garantire la parità dei candidati alle elezioni, in quanto e' fondamentale un accesso libero e costante ai mezzi di comunicazione di massa tradizionali. Crediamo che la questione tocchi molti di voi e vi invitiamo a partecipare alla discussione e far vivere questo blog, che vorremmo aprire ai contributi di tutti, dando a chi lo richieda i diritti di postare le sue riflessioni su questo tema.
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