Maurizio Noris
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Russia, Armenia, Kazakistan e Kyrgyzstan insieme hanno un PIL inferiore di quello tedesco, contando il doppio della popolazione. L'ex URSS di interessante ha un mercato interno pregevole per gli esportatori stranieri, e una fonte enorme di gas.
Tolti questi due elementi, direi che non rimane nient'altro.
Tutto ciò che la contrappone agli USA è semplicemente un'idea nata nel dopoguerra, come del resto l'attuale cartina del mondo è figlia della WW2.
gli USA sembrano vivere ancora nello spauracchio della minaccia comunista... e se ci fermassimo qui, i timori di Franco Puglia sarebbero certezze.
ma questa volta abbiamo la questione cinese.
I cinesi mi sembrano di tutt'altra pasta rispetto ai "muscolosi" americani e russi. I cinesi fanno grandi sorrisi e inchini, per poi comprarti.
i cinesi hanno già comprato mezza Europa e sono (da quel che so) i principali creditori americani.
Aggiungiamoci che una nuova guerra mondiale durerebbe si e no venti minuti, giusto il tempo di far saltare in aria il pianeta. Personalmente reputo la guerra una possibilità piuttosto remota (e questa volta mi auguro di avere ragione).
detto questo, sono piuttosto interessato alla questione economica.
I cosiddetti BRICS, eccezione fatta per la Cina, sono paesi destinati a restare "emergenti" per sempre.
col tutto bene che le voglio, la Russia non diventerà mai, per sua stessa scelta, una nuova America o Germania.
Ergo: quanto, da sola, la cina riuscira a spostare verso est il polo economico del mondo?
vedo due opzioni:
- i cinesi ci compreranno in massa e diverremo una colonia. ma i soldi resteranno qui, non confluiranno completamente verso Pechino. fermo restando che saremo servi in casa nostra
- (o più probabilmente sarà un passaggio successivo al precedente): la ricchezza si sposterà lentamente verso la Cina, impoverendo l'Europa.
C'è anche da dire che è impensabile che 3 miliardi di cinesi possano raggiungere il nostro tenore di vita e, a parità di risorse, avremo quindi un abbassamento globale del tenore di vita.
in tutte queste incertezze, continuo pero a vedere la Russia come semplice fornitrice di gas a economie più stabili e vincenti (EU o Cina che sia), un paese nel complesso comunque povero e instabile.
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