Ai miei amici di varie estrazioni politiche che passano la giornata a prendersela con i vantaggi veri o presunti concessi agli immigrati clandestini o regolari che siano ... ma vi rendete conto che interesse del sistema di potere dominante e' proprio quello di scatenare una "guerra fra poveri" per distrarre l'opinione pubblica e continuare a mantenere il potere mentre il popolaccio se la prende con il "diverso"?
In questo contesto, per ragioni diverse, formazioni fra loro molto diverse contribuiscono a soffiare sul fuoco o a mettere in atto comportamenti che non fanno che esacerbare la frizione esistente;
- da un lato, la c.d. destra xenofoba attribuisce loro tutti i guai del paese, dell'Europa, del mondo intero, in modo da attirare il voto "di pancia" della "maggioranza silenziosa" timorosa di vedere intaccato il proprio modo di vita tradizionale e la propria "comfort zone";
- dall'altro, il c.d. centrosinistra nella sua accezione più ipocrita, quella cattocomunista, che finge di non vedere i i problemi e gioca a minimizzarli in modo da presentarsi come più "moderna, tollerante, integratrice" con abili operazione di immagine (non occorre citare il nome di un famoso ex ministro del governo Letta) quando invece il filo conduttore e' quello della carità "pelosa" e del "non nel mio giardino di casa";
- infine, la galassia degli "arrabbiati" che fa riferimento ai più radicali dei pentastellati che propagandano il caso degli immigrati come dimostrazione evidente e lampante del privilegio e caso emblematico dell'arbitrio di una classe politica irresponsabile e scialacquatrice.
Ebrei, negri (sic), zingari, meridionali, gli untori di manzoniana memoria ... c'è sempre stato nella storia qualcuno più terrone di qualcun altro con il quale prendersela.
E' comodo e consolatorio, come credere nelle favole della religione e della politica.
Poi, all'indomani del pogrom e della catartica orgia di sangue collettiva, i problemi rimangono tali con l'aggiunta della seccatura di individuare un nuovo nemico del popolo.
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