CSV Lombardia
Enrico scarpini
I telefonini non causano il tumore al cervello. Lo studio, guidato dall'Australian Radiation and Nuclear Safety Agency e pubblicato sulla rivista BMJ Open, esclude ogni legame fra la rapida diffusione della telefonia mobile e l'incidenza dei tumori al cervello.
"I tassi di tumori cerebrali sono rimasti piuttosto stabili nei decenni e non sono aumentati tipi specifici di tumori cerebrali", scrive il responsabile della ricerca, l'esperto di radiologia Ken Karipidis dell'Arpansa. Lo studio, finanziato dal governativo National Health and Medical Research Council, conferma che l'incidenza di cancro al cervello, dopo gli aggiustamenti per l'età dei pazienti, è rimasta stabile tra il 1982 e il 2013.
"Non vi sono stati aumenti in alcun tipo di tumore, inclusi il glioma e il glioblastoma, durante il periodo di sostanziale uso dei cellulari dal 2003 al 2013", scrive Karipidis. "Non vi è stato aumento di gliomi del lobo temporale, che è la posizione più esposta, durante il periodo di uso sostanziale di telefoni mobili", precisa.
L'esposizione più forte è stata alcuni anni fa con i telefoni analogici, perché non vi erano in giro molte antenne di telefonia mobile". Le reti di quinta generazione che si stanno estendendo in molti paesi, promettendo maggiori velocità, non devono quindi essere causa di preoccupazione, sottolinea lo studioso.
fonte: ansa
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