Alcuni amici quali Maurizio Noris Dario Pascale ci segnalano le esternazioni di Folkerts Landau della Deutsche Bank sulla manovra italiana ... ci asteniamo dal commentare in dettaglio, visto che Landau parla a titolo privato e non come rappresentante di una banca privata, mezza fallita peraltro ... certo e' che dal suo discorso non emerge un elogio per l'Italia, come sostengono alcuni ambienti vicini a Borghi-Bagnai come il blog "scenari economici"; tutt'altro: egli sostiene che unica via e' il default visto che e' utopistico pensare che un paese come il nostro possa diventare virtuoso ... e quindi quello della Commissione e' una sorta di accanimento terapeutico :)
P.S. ricordiamo che Landau, che e' un presenzialista sui social media e su quelli tradizionali, in passato aveva chiesto la cacciata del nostro paese dall'EUROZONA e nel 2016 aveva chiesto per Italia una cura da cavallo dal FMI.
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PUBBLICHIAMO GLI APPROFONDIMENTI PERVENUTICI SULLA QUESTIONE:
Maurizio Noris Deutsche Bank è definita il buco con la banca attorno e il suo salvataggio è costato parecchio, quindi forse non è il pulpito più indicato da cui parlare di crescita.
Ad ogni modo Landau non è un commesso che parla di economia e la sua opinione merita attenzione.
2 anni fa, sulla stessa rete, sosteneva che un'Italia SENZA riforme sarebbe stata meglio fuori dall'euro. In altre parole, un paese arretrato con un debito enorme avrebbe sofferto all'interno del mercato unico (link in basso).
Pochi giorni fa Landau è tornato sull'argomento, con toni leggermente differenti. Loda il nostro avanzo primario, definendoci paese più virtuoso all'interno della ue, ma aggiunge che il debito non è più sostenibile. Il debito italiano è frutto delle politiche economiche degli anni '50-'60, non è un debito di guerra. L'ue deve convivere con il debito italiano, e l'Italia necessita di un jump-start, più che di riforme, senza tuttavia approfondire l'argomento.
Aggiunge che il tentativo della germania di rendere l'Italia un paese fiscalmente efficiente è destinato a fallire.
Il problema resta quindi il dna del paese.
Landau si schiera a favore del def ma non parla concretamente di cosa sarebbe necessario per creare questo jumpstart (link in basso).
PUBBLICHIAMO GLI APPROFONDIMENTI PERVENUTICI SULLA QUESTIONE:
Maurizio Noris Deutsche Bank è definita il buco con la banca attorno e il suo salvataggio è costato parecchio, quindi forse non è il pulpito più indicato da cui parlare di crescita.
Ad ogni modo Landau non è un commesso che parla di economia e la sua opinione merita attenzione.
2 anni fa, sulla stessa rete, sosteneva che un'Italia SENZA riforme sarebbe stata meglio fuori dall'euro. In altre parole, un paese arretrato con un debito enorme avrebbe sofferto all'interno del mercato unico (link in basso).
Pochi giorni fa Landau è tornato sull'argomento, con toni leggermente differenti. Loda il nostro avanzo primario, definendoci paese più virtuoso all'interno della ue, ma aggiunge che il debito non è più sostenibile. Il debito italiano è frutto delle politiche economiche degli anni '50-'60, non è un debito di guerra. L'ue deve convivere con il debito italiano, e l'Italia necessita di un jump-start, più che di riforme, senza tuttavia approfondire l'argomento.
Aggiunge che il tentativo della germania di rendere l'Italia un paese fiscalmente efficiente è destinato a fallire.
Il problema resta quindi il dna del paese.
Landau si schiera a favore del def ma non parla concretamente di cosa sarebbe necessario per creare questo jumpstart (link in basso).
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