martedì 6 dicembre 2016

I 1000 GIORNI DI MATTEO RENZI

Riceviamo e volentieri pubblichiamo da Maurizio Noris

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L'Italia sarebbe riformabile solo con grandissimi sacrifici e con la ristrutturazione di tutto lo stato sociale... cosa che nessuno vuole accettare. 
 
La Costituzione non è mai stata il problema: non sono i 200 senatori in più ad affondare l'economia, non è il bicameralismo (con il lodo Alfano hanno già dimostrato che quando vogliono il bicameralismo funziona da Dio), non è il CNEL, non sono le province. 
 
La riforma costituzione veniva spacciata come panacea di tutti i mali, eppure non riusciva nemmeno a risolvere i problemi marginali usati come cavallo di battaglia dai renziani (il nuovo senato sarebbe stato comunque costoso, inutile, confusionario, pieno di ombre).

La riforma costituzionale non sarebbe stata un punto di partenza come più volte annunciato... esattamente come il No non servirà a salvare il paese. 

Detto questo, Renzi ha, a mio avviso, due meriti che sanno di miracoloso. 
  • il primo è quello di aver riportato gli italiani in massa alle urne, 
  • il secondo è quello di avermi fatto rivalutare in positivo Berlusconi. 
Pperche renzi, con le sue manovre da specchietto delle allodole, ha tentato di ripetere esattamente ciò che il cavaliere aveva provato a fare (fallendo): plasmare il paese sulla sua persona raccontando palle agli elettori (job act in primis). senza tuttavia averne la "credibilità", il carisma, la dialettica. 

Renzi si è dimostrato arrogante, saccente, irritante (oltre che impreparato e non all'altezza): ha tentato di superare il "maestro" senza averne le capacità (il che è tutto dire).

In 1000 giorni, Renzi:
  • non è nemmeno riuscito a iniziare ciò per cui era stato chiamato (o per cui si era insediato), cambiare la legge elettorale;
  • ha fatto cadere due governi, un record;
  • ha promosso una riforma costituzionale inutile come fondamentale;
  • ha commesso l'errore di legarci il suo destino; 
  • ha fallito miseramente. 
Avrei preferito restasse al suo posto, per evitare un nuovo governo tecnico o un rimpasto, ma nemmeno quello ha saputo gestire: una sconfitta cosi clamorosa non gli ha lasciato scelta.

Renzi ha sbagliato tutto, ha giocato con il futuro del paese per arroganza e carriera personale.
 
Sarebbe ingenuo pensare che senza di lui le cose andranno meglio, perché le alternative sono dello stesso livello, se non per certi versi ancora più inquietanti.
Perché nessuno ha a cuore le sorti del paese, ma semplicemente i propri interessi, sia quelli nel "SI", che nel "NO".
 
Sono contento abbia vinto il NO: ritengo la riforma fosse malfatta e potenzialmente peggiorativa. Ma so perfettamente che le riforme necessarie non verranno mai fatte, da nessuno.

Un'ultima cosa. per chi incensa il 40% di voti... Renzi non ha corso da solo. Aveva compagni di merende illustri. e ha usato magnificamente i social, ormai vero e proprio campo di preparazione per la battaglia. troll, fake account, pagine di propaganda: per mesi sembrava i sostenitori del SI fossero addirittura in maggioranza.

ps: i mercati non sono affondati come previsto, l'Euro ha recuperato nel giro di mezza giornata.
 
 

2 commenti:

  1. molto chiaro, conciso e condivisibile, purtroppo.

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    1. Grazie Giuseppe per il tuo messaggio ... continua a partecipare con noi nel gruppo di CSV su FaceBook!

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