Dal nostro corrispondente a Mosca, Maurizio C.
Abbiamo più volte evocato la "media war" in atto rispetto alla contesa fra il cosiddetto "occidente" e lo "orso russo" rappresentato nell'immaginario collettivo da Vladimir Putin.
Il dubbio che ci assale, analizzando alcuni degli articoli della stampa nostrana, non ultimo quello de "La Stampa" di oggi, è sempre lo stesso: manipolazione o cattiva informazione?
Va da se che, anche all'osservatore più "partigiano" ma con ancora un minimo di senso critico, l'articolo della stampa parrebbe più interessato ad avvicinare i "5 stelle" all'orco Putin per riabilitare il nobile Renzi, quindi non vale neppure la pena di discutere sul merito.
Solo
pochi giorni fa il Corriere, pubblicando un articolo del corrispondente
italiano in Russia (che in Russia non ci sta affatto e che vive, quindi, di
informazioni di seconda mano), parlava di un paese pronto alla terza
guerra mondiale con tanto di razionamento del grano. Cattiva
informazione senz'altro, ma anche populismo, perché parlare di Russia
pronta a bombardare fa molto cool.
RT (ex Russia Today) è una testata del Cremlino, lo sanno tutti. ma che dedichi "un’ampia copertura alle news italiane" è una supposizione della stampa priva di fondamento: basta dare un'occhiata al sito per rendersene conto.
RT (ex Russia Today) è una testata del Cremlino, lo sanno tutti. ma che dedichi "un’ampia copertura alle news italiane" è una supposizione della stampa priva di fondamento: basta dare un'occhiata al sito per rendersene conto.
In Russia nessuno conosce Renzi (sottolineo NESSUNO): i più informati sanno semplicemente che il premier non è più Berlusconi.
Qualsiasi
quotidiano è politicizzato, anche il più neutrale (basti pensare al Sole24 ore, che per merito di Napoletano è diventato in politica interna
obiettivo quanto l'Unità dei bei tempi andati) ... e ognuno sceglie la testata più in linea a
conferma delle proprie teorie (il famigerato "confirmation bias" che già abbiamo evocato piu' volte in passato, n.d.r.).
Gli americani hanno
risvegliato (pensando di trarne vantaggio) i risentimenti anti-russi
degli ex paesi sovietici. odii comprensibili ma legati al passato URSS o Zarista, ed
assolutamente ridicoli oggi.
In Lituania addirittura
pare (sottolineo pare, non ho indagato) che il governo stia addirittura distribuendo
volantini per preparare la popolazione ad un'invasione russa. Questa è isteria, o demagogia, oppure mera propaganda per distogliere l'attenzione da problemi reali. La Germania nei mesi scorsi ha definito il rischio di un'invasione russa reale quanto la minaccia dell'ISIS; vorrei chiedere alla Merkel quanto pensa sia possibile che Mosca invii tank su Berlino!
I governi occidentali stanno cercando un nemico esterno per distogliere
l'attenzione da problemi interni: non ci sarà alcuna invasione ne' guerra
nucleare... a meno che non saremo noi stessi a renderla inevitabile, prigionieri delle nostre paure o pregiudizi.
Una cosa pero' possiamo fare: evitiamo di rilanciare puttanate descritte da articoletti di bassa lega dalla povera stampa nostrana, almeno!
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