Alcuni amici, fra i quali Roberto Radice, ci segnalano perplessi quella che impropriamente viene definita la cessione degli aeroporti greci e ci vediamo in obbligo di fornire qui di seguito qualche considerazione in materia.
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Se la tempistica non e' la migliore e si presta a sospetti anche giustificati, vista l'atmosfera, inviteremmo a riflettere su quanto segue:
- I titoli di molti giornali sono alquanto inappropriati: Fraport (la società di gestione dell'aeroporto di Francoforte) non ha "comprato" gli aeroporti ma si e' assicurata la gestione degli stessi ed il processo di "tender" era iniziato anni fa e terminato ufficialmente il 25 novembre 2014 ma rimasto congelato vista la nota situazione politica della Grecia.
- oltre a pagare un affitto di 22.9 milioni di euro / anno, Fraport investirà 1.73 miliardi di euro nel loro ammodernamento;
- Molti aeroporti in Europa sono gestiti da società straniere: nella stessa Germania esistono 9 aeroporti regionali che sono gestiti, addirittura a livello di controllo del traffico aereo, direttamente da una società pubblica austriaca (Austrocontrol). Giusto per rimanere in Italia, Capodichino (Napoli) e' gestito dal 2006 da un consorzio internazionale che riunisce ferrovie spagnole, cassa depositi e prestiti del Quebec ed investitori stranieri ed ha una concessione fino al 2043!.
- A nostro avviso, quello che e' da criticare fortemente e' la creazione di un monopolio privato in sostituzione di un monopolio pubblico, visto che la durata della concessione e' di ben 50 anni, il che non consente alcuna "contestabilità'" del mercato; non si tratta comunque di un caso isolato visto che la maggioranza delle concessioni anche in Italia hanno durate bibliche. Questo e' il punto chiave ... privatizzazione si ma su tempi che consentano la rendita dell'investimento ma al contempo siano idonei per una riapertura dei bandi ad un altro concorrente in tempi ragionevoli (15-20 anni). Non dobbiamo infatti confondere le questioni ... qui non si tratta di cedere le INFRASTRUTTURE ma la GESTIONE degli aeroporti; si tratta di due cose completamente diverse: la costruzione di una nuova pista non rientra in questo tipo di accordi, ad esempio. Se poi, tutto considerato, ci sono business che hanno bisogno di 50 anni di concessione per garantire il ritorno di investimento allora non si può più parlare di mercato ... quindi o c'è qualcosa che non va nel business model oppure occorre trovare altri modelli di "spacchettamento" dei servizi; la Commissione ci stava lavorando (il famoso "pacchetto aeroporti") ma si e' tutto arenato a causa delle differenze normative fra gli stati, dal loro scarso interesse nello scardinare i monopoli e della poca comprensione da parte della commissione di come questo business funziona.
- Piuttosto di criticare chi sa vedere lontano e scommettere sulle possibilità di impresa, sarebbe da criticare chi in Italia questa visione non ce l'ha. Certo, probabilmente anche questa concessione fa parte del "pacchetto" negoziato fra Atene e Berlino ... se sono più abili e svegli di noi, cosa dobbiamo farci? Perché Aeroporti di Roma o altri grossi operatori non hanno applicato? Forse perché non riescono a far funzionare neppure Fiumicino in maniera decente? Siamo quindi al solito gatto che si morde la coda ... intromissione della politica - gestione clientelare - perdite economiche - rischio paese - alti tassi - sfiducia nel mercato -gestione pubblica - intromissione della politica ... e via di seguito
Sul tema, naturalmente, la discussione si e' accesa attorno alle sfaccettature del problema e continua tuttora nel gruppo FaceBook di CSV. Invitiamo tutti a partecipare e dire la loro.
(c) Candidati Senza Voce 2015 |
Citiamo questo commento:
RispondiEliminaLa struttura proprietaria di FRAPORT è analoga alla struttura SEA SpA. La SEA possiede la gestione di taluni aeroporti in Argentina. FRAPORT possiede la gestione di molti aeroporti in tutto il mondo. Se Renzi e Padoan fossero stati acuti ed attenti come la Merkel e Schauble, forse anche la SEA avrebbe potuto prendere una fetta di mercato degli aeroporti greci. Ma abbiamo ben visto come Renzi e Padoan hanno contribuito a risolvere la crisi greca ( testa nella sabbia e culo per aria). Essi nulla hanno rischiato e nulla hanno avuto.