martedì 28 luglio 2015

Affinità e divergenze fra Città del Messico 1968 e Baku 2015

Guardate bene questa foto. Due mondi diversi e due modi diversi di concepire politica e sport si fronteggiano. 

A sinistra l'iconica immagine di Tommie Smith e John Carlos alle olimpiadi del '68 a Città del Messico, quando furono privati dei titoli vinti sul campo ed ostracizzati per aver portato un messaggio politico forte sul podio, sfoggiando il guanto nero del Black Panther Party;

A destra, la politica non si accontenta più di strumentalizzare lo sport, come dal resto ha fatto da sempre con i vari boicottaggi, ma irrompe di prepotenza su quanto di più sacro c'è per le competizioni sotto l'egida del CIO, vale a dire il podio, sul quale il presidente / padrone (di casa per quanto riguarda i giochi) del Azerbaijan, Ilham Aliyev sale con Ilham Zakiyev, ex combattente contro l'Armenia ed invalido di guerra per una ferita che lo ha lasciato completamente cieco, vincitore oggi della medaglia d'oro nel judo ai Giochi Europei di Baku.

Certo, ben venga la fine dell'ipocrisia decubertiana del dilettantismo ed altre fisime dei secoli scorsi che hanno portato a squalifiche assurde come quella dei due atleti afroamericani nel lontano '68, ma qui si tratta dell'estremo opposto, nel quale la strumentalizzazione di Aliyev di un successo olimpico di un atleta del suo paese e' stato trattato come fosse la normalità ... acqua fresca sotto i cinque anelli ...


 
 

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