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domenica 1 giugno 2014

Fare opposizione non basta, occorre creare alternativa credibile di governo


Qualche giorno fa, all'indomani delle elezioni europee vinte "a valanga" dal PD di Renzi, scrivevamo "Bene, la maggioranza in Italia e' chiara ... ora si tratta di costruire l'opposizione".

Ci sbagliavamo o, almeno, al postulato / dichiarazione di intenti mancava una parte fondamentale che definisse il ... per fare cosa?

Una opposizione non può essere fine a se' stessa, sbraitare al solo scopo di mantenere la propria base elettorale ed al contempo negoziare una serie di vantaggi di sottogoverno funzionali alla sola opera di costituire clientela.

Una opposizione seria si deve porre come forza capace di costituire un governo e portare a compimento il proprio programma e non una "rivoluzione permanente" che dia l'impressione di cambiare tutto senza cambiare in realtà di un solo centimetro la "costituzione materiale" di un paese.

Le elezioni hanno celebrato il trionfo incontrovertibile del Partito Democratico di Matteo Renzi, una sorta di DC 2.0, vale a dire un partito-contenitore che svolge una funzione fondamentale, quella di "normalizzare" il quadro politico - istituzionale fungendo da camera di compensazione preventiva di interessi a volte contrastanti, sia interni che internazionali. Chiaramente ciò non solo e' funzionale alle élites dominanti per ovvie ragioni, ma funge anche da elemento tranquillizzante per la pubblica opinione che in tal modo, anche se consapevole di accontentarsi di un "second best", evita le incognite di un salto nel buio.

Il M5S, in questo quadro politico ed ammessa (ma non acriticamente concessa) l'onesta' intellettuale degli architetti del grillismo, non può svolgere la funzione di opposizione propedeutica ad un proprio futuro ruolo di governo per una serie di ragioni, le cui principali sono:
  • Assenza di un elettorato / categoria di riferimento / nocciolo duro che ne definisca le caratteristiche e determini in tal modo il "demos" rappresentato (la "ggente" di per se non e' una categoria sufficiente, ma una folla indistinta il cui pensiero non necessariamente e' diretto, spesso inconsapevolmente, verso lo stesso fine).
  • Si tratta di un movimento di natura carismatica a cui manca una "Weltanschauung" metastorica.
  • Eletti di primo livello spesso privi si di una solida preparazione tecnico politica, sia di una base elettorale autonoma.

Queste caratteristiche ne fanno pero' un arma formidabile per destabilizzare il quadro politico, fase fondamentale per creare uno spazio nel quale chi invece ambisce a creare una alternativa che abbia senso dello Stato, consapevolezza dei limiti imposti dai rapporti internazionali ai quali il Paese, volenti o nolenti, e' soggetto e che abbia come orizzonte la creazione di una società moderna e pluralista (evito il termine "democratica" in quanto abusata e quindi svuotata di reale significato), nella quale i diritti civili e lo sviluppo umano vadano di pari passo con la prosperità economica.

Ora, gli orfani di avventure sulla carta suggestive ma mal concepite, mal organizzate e peggio condotte (leggi ad esempio "Scelta Europea") hanno fatto a gara nel gettare la spugna, sostenendo che in Italia non ci sia spazio per un "terzo polo". A parte che mi dovrebbero spiegare dove sta il "secondo", visto che la classica distinzione destra / sinistra non si applica certamente a PD e FI -> PDL -> NCD + FI, visto che le distinzioni sono spesso di tipo personalistico e non toccano la realtà delle relazioni socio/economiche del paese, sbandierate come caratterizzazioni ideali ma senza troppa convinzione. 

Pur se velleitaria, riteniamo invece doveroso ed eticamente imperativo quella di darsi da fare con tutti quelli che si riconoscono con l'operazione di "ingegneria sociale" moderna/pluralista di cui sopra. Come già dichiarato in tempi non sospetti, siamo disponibili per essere della partita ma mettiamo dei paletti da subito per non doverne poi ridiscutere in seguito: chi ci sta si deve sporcare le mani e lavorare, senza distinzione di "caratura" e senza reclamare diritti di primogenitura ... di primedonne, professoroni o free riders non abbiamo alcun bisogno!  

"Public opinion ... is the opinion of the bald-headed man at the back of the omnibus,"

2 commenti:

  1. Considerazioni condivisibilissime!
    Ma visto lo sport preferito dagli italiani di salire sempre sul carro del vincitore c'é da giurare che il PD di Renzi funzionerà da calamita per tantissimi componenti di altri partiti, come SEL, NCD, volenterosi di mantenere "un posto al sole".

    A questo punto dovrebbero restare come opposizioni alla DC 2.0 la Lista Tsipras a sinistra, la Lega Nord, Fratelli d'Italia e gli eredi di Forza Italia a destra e quello che resterà del Movimento 5 stelle. Con buona pace per te, caro Massimo, l'esperienza politica italiana ci dimostra come sia velleitaria la costituzione di un polo liberista (l'esprienza di Mariotto Segni insegna), a maggior ragione attorno ad una di queste componenti della destra. In Italia, come in tanti altri Paesi europei, l'ideologia politica non é più un fattore aggregante, in quanto contano ormai solo le prebende ed i vantaggi che dalla politica si possono trarre...

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  2. Grazie Giuseppe per il tuo commento. Purtroppo e' come tu scrivi ... senza un popolo di uomini liberi siamo destinati a rimanere in queste condizioni. Ma demordere sarebbe criminale, quindi andiamo avanti.

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