Candidato …
ma anche no.
I giochi sono ormai fatti e le liste quasi formate. Non e’
solo importante esserci, occorre soprattutto essere nella parte alta della
lista, fra coloro che hanno qualche possibilità di essere eletti, visto che al
parlamento si accede per nomina via lista bloccata (a parte la circoscrizione
estero, ma questa e' un'altra storia).
Altrimenti meglio non correre
... che senso ha fare i riempilista per legittimare un processo che di
democratico ha soltanto il nome? E non che con le preferenze sia necessariamente
meglio, intendiamoci ... la democrazia sostanziale ha bisogno di altri
fondamentali, come altre volte abbiamo scritto.
E venne quindi l’ora della verità, sapere se quello che
hai fatto dalle ultime elezioni in poi e’ stato sufficiente per entrare nelle grazie
del capo o sei stato abbastanza abile/spregiudicato per lasciarti dietro la
concorrenza. A meno che tu non militi in un partito che premia l’onesta’, la
competenza ed il merito e non invece i galoppini dei soliti veri grandi
elettori (servizi, mafie, grande capitale, chiesa, massoneria, mega-conglomerati
che di cooperative di vari colori hanno soltanto il nome ... che poi alla fine
sono tutti la stessa cosa) ... ma che sto dicendo, utopia, siamo in Italia no?
Scrivevo, l’ora della verità e’ scoccata per l’aspirante
candidato, che ha conosciuto il suo prossimo destino tramite un freddo sms che
testualmente recita “ ... caro Massimo purtroppo non c’e’ posto per te nella
lista, ciao.” alla quale l’aspirante candidato, oramai mero spettatore della
commedia elettorale e non più protagonista ancora non ha risposto.
Lo stato d'animo spazia fra cinica autoironica e la masochistica soddisfazione di aver avuto ancora una volta la conferma al suo
scetticismo cosmico, delusione per aver ancora una volta mal riposto la sua fiducia, euforia che l’incazzatura gli ha procurato e che lo porterà indefesso a perdere tempo fino alla prossime elezioni convinto di essere l'unico portatore della verità e delle soluzioni chiavi-in-mano per salvare il mondo, prigioniero della propria sindrome di Giove.
Candidato no, ma la voce invece quella la voglio, la
rivendico, la pretendo e me la prendo.
Candidati senza voce o senza volto, non-candidati senza
partito, orfani politici, fatemi sentire anche le vostre storie, il blog
continua!
Massimo Bernacconi
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