Il sistema elettorale (sia esso "Porcellum", "Italicum" o "Rosatellum") da solo non basta per garantire la parità dei candidati alle elezioni, in quanto e' fondamentale un accesso libero e costante ai mezzi di comunicazione di massa tradizionali. Crediamo che la questione tocchi molti di voi e vi invitiamo a partecipare alla discussione e far vivere questo blog, che vorremmo aprire ai contributi di tutti, dando a chi lo richieda i diritti di postare le sue riflessioni su questo tema.
Diretta Spread
lunedì 4 aprile 2016
giovedì 24 marzo 2016
EUROPA POLITICA NECESSE EST
Siamo quindi per il superamento degli stati nazionali e per la creazione degli Stati Uniti d'Europa, improntati alla sussidiarietà ma in virtù di un processo naturale senza pericolose fughe in avanti.
In estrema sintesi
- Graduale superamento Stati nazionali;
- Principio di sussidiarietà caposaldo non negoziabile
EU si dovrebbe occupare quindi fondamentalmente solo di temi come:
- Difesa;
- Politica estera;
- Liberalizzazione del mercato interno e moneta.
venerdì 18 marzo 2016
GESTIONE ACQUA: POSIZIONE DI CSV ED ALCUNE RIFLESSIONI
In relazione all'annoso dibattito sulla gestione dei cosiddetti "beni comuni", oggetto anche di un referendum nel 2011 e di accesa polemica nel gruppo facebook di CSV scatenato dal recente emendamento presentato da Borghi (PD) in Commissione Ambiente alla Camera, ribadiamo alcune posizioni di CSV in materia.
Innanzitutto vi e' la necessita' di distinguere i due aspetti del problema, oltre non sprofondare subito nella demagogia:
Innanzitutto vi e' la necessita' di distinguere i due aspetti del problema, oltre non sprofondare subito nella demagogia:
- La PROPRIETÀ dei beni comuni
- La GESTIONE dei beni comuni
Sul primo punto, ci pare naturale che le riserve interne di acqua siano di "proprietà" pubblica (usiamo virgolette perché e' un termine improprio quando si parla di aria, acqua, etc). Sul secondo, la gestione delle stesse può essere, sempre a nostro avvisto, affidata a entità che possono avere varie forme, ad esempio:
- gestione diretta da parte del comune attraverso i suoi uffici;
- imprese pubbliche (es. "municipalizzate");
- partnership pubblico-privata (PPP);
- interamente private.
Ancora, per quanto ci riguarda riteniamo indispensabile un taglio netto alle municipalizzate, che sono il vero buco nero del paese, sia dal punto di vista degli squilibri di bilancio sia da quello della lottizzazione.
In questo contesto, il "pubblico" dovrebbe attrezzarsi per essere il "regolatore" del mercato ed intervenire con la gestione dei servizi solo in quei casi non vi sia altra scelta o analisi costi benefici provino che la mano pubblica sia più conveniente di quella privata.
In questo contesto, il "pubblico" dovrebbe attrezzarsi per essere il "regolatore" del mercato ed intervenire con la gestione dei servizi solo in quei casi non vi sia altra scelta o analisi costi benefici provino che la mano pubblica sia più conveniente di quella privata.
Dal punto di vista operativo / gestionale, il "pubblico" (es. il Comune) comune dovrebbe quindi imitarsi a fare due cose:
- Contract manager;
- Gestione (diretta quando possibile e riducendo il numero delle società municipalizzate) solo quando necessario
Non ci scandalizza affatto che sia il privato il gestore del servizio (tutt'altro), ma il contratto di servizio (ripetiamo) deve essere:
- chiaro;
- trasparente;
- legato a "performance" oggettive e misurabili;
- revocabile qualora i termini non siano rispettati;
Ora, questione diversa e' quella del rispetto della volontà degli elettori, che nel 2011 si era espressa in un senso ben diverso da quello che sto ora esprimendo, bocciando la norma che " ... consente di affidare la gestione dei servizi pubblici locali di rilevanza economica a soggetti scelti a seguito di gara ad evidenza pubblica, consentendo la gestione in house solo ove ricorrano situazioni del tutto eccezionali, che non permettono un efficace ed utile ricorso al mercato".
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