Diretta Spread

sabato 18 ottobre 2014

Sulle auto d'epoca un altro atteggiamento masochista del governo!

La legge di stabilita' prevede l'abolizione delle agevolazioni per le auto di interesse storico e collezionistico di età superiore ai 20 anni ma inferiore ai 30.

In mancanza del ritiro urgente di questo provvedimento una parte consistente del patrimonio automobilistico storico italiano sara' inevitabilmente venduto all'estero onde non sottostare a tassazioni vessatorie ed ingiustamente onerose trattandosi di veicoli di squisito interesse collezionistico e non utilizzati come mezzo di trasporto principale.

A questo fine, obbligare l'ASI a compiere il suo dovere d'istituto pubblicando la lista chiusa delle auto di rilevanza storica che possono essere certificate con l'apposito Certificato (CRS) , onde mettere fine immediatamente agli abusi del sistema da parte di proprietari di veicoli senza interesse storico, di club interessati solo alle quote di iscrizione e di enti certificatori (leggasi ASI) compiacenti.

Non e' possibile che per gli abusi di qualcuno paghino sempre gli italiani onesti ed il settore economico legato al mondo delle auto storiche (restauratori, ricambisti, etc).

La petizione si può firmare al link di change.org

 

venerdì 17 ottobre 2014

Naufragio del gruppo EFDD di Farage: una possibilita' di riscatto per il M5S

Nei corridoi dell'Europarlamento la debacle dell'EFDD, che ha dovuto chiudere i battenti prematuramente a causa della defezione di Iveta Grigule, tiene banco e c'è un gran movimento fra tutti i gruppi per dividersi le spoglie di quello che resta del gruppo che doveva fare sfracelli, mettendo a nudo le contraddizioni, le incongruenze e gli sprechi dell'Europa.

In questo marasma, i parlamentari eletti nel M5S alle scorse europee hanno paradossalmente piu' da guadagnare che da perdere:

  1. Hanno dimostrato che le scelte dettate da demagogiche e disinformate consultazioni online ed imposte alla rappresentanza loro malgrado non sono necessariamente le migliori;
  2. Possono ora vantare su una esperienza di qualche mese ed in grado di capire i meccanismi parlamentari molto meglio di come lo fossero gli apprendisti stregoni che hanno negoziato l'adesione al gruppo di Farage;
  3. Si sono scrollati di dosso la zavorra rappresentata da chiassosi populisti inglesi ed impresentabili ex camionisti svedesi che li avevano virtualmente emarginati nella distribuzione degli incarichi;

Per capitalizzare questa insperata "fortuna" che magari alcuni di loro neppure percepiscono, abbandonati nella depressione di trovarsi improvvisamente "orfani" di un gruppo politico e virtualmente emarginati nel limbo dei "non iscritti", da osservatore esterno mi sento di dare ai signori ed alle signore parlamentari pentastellati/e una serie di consigli gratuiti:

  • Evitare come la peste l'abbraccio mortale con Marine Le Pen che li getterebbe definitivamente nella categoria degli "intoccabili" e li vedrebbe in ogni caso messi in secondo piano dal punto di vista mediatico;
  • Rigettare altre sirene provenienti dalla "Perfida Albione" nelle sembianze dei Conservatori (ECR), partito e posizioni con il quale non hanno nulla a che spartire, a parte forse una parte del loro elettorato che trova interessante l'antieuropeismo populista ma di facciata di Cameron, in realtà supino agli interessi del grande capitale e degli speculatori della City (come d'altronde lo e' Farage);
  • Approfittare del controllo centrale indebolito, del "laccio allungato" che il vuoto di potere seguito alla defenestrazione di Messora consente ora al gruppo parlamentare un più ampio margine di manovra;
  • Fare bene i propri compiti a casa, vale a dire scegliere con chi stare sulla base di programmi ben definiti, patti chiari e priorità programmatiche (in termini di gestione di dossier strategici per i "grillini") condivise con il nuovo gruppo;
  • Rispedire al mittente ogni tentativo di metterli sotto tutela tramite nuove ridicoli sceneggiate assembleari come quella che ha portato alla scelta quasi suicida di aderire ad EFDD, esperienza che fortunatamente per loro e per tutti si e' prematuramente ed ingloriosamente conclusa.

Avendo avuto modo di conoscere alcuni dei parlamentari pentastellati ed il loro staff in questi mesi, alcuni di loro si sono finora dimostrati meno peggio di quello che poteva temersi alla vigilia: sono giovani, motivati, stanno facendo esperienza ed impareranno, l'essenziale e' che si concentrino sul lavoro da fare a Bruxelles e non sulle sparate romane del "grillo parlante" ...

lunedì 13 ottobre 2014

Il contributo del M5S al sistema politico italiano - per un approccio politologico alla questione

All'indomani della parata del Circo Massimo, prendendo spunto dalla discussione sul forum di "Candidati Senza Voce" su Facebook , tornando brevemente alla discussione su cosa avrebbe portato M5S come contributo originale al sistema politico italiano, tema che come ricorderete abbiamo già affrontato in altri post ed altre sedi.

Noi non crediamo che la risposta sia, come e' stato menzionato precedentemente, l'aver portato all'attenzione dell'opinione pubblica temi quali il debito pubblico, il malgoverno, la "ka$sta", le ingerenze internazionali, etc.

Detti temi erano ampiamente dibattuta ben prima che Grillo si mettesse a fare "te la do io l'America", basta andarsi a rileggere i giornali degli anni '70 o '80 .

Quello che ha portato realmente il "pacchetto" Grillo/Casaleggio/M5S al paese e', in maniera apparentemente contro-intuitiva, un effetto stabilizzante. Ciò potrebbe apparire paradossale se si considera la carica potenzialmente dirompente del messaggio politico del movimento pestastellato e probabilmente l'esatto opposto di quello che i più agguerriti "pasdaran
" dell'ormai ex comico genovese si aspettano.

Il M5S può essere definito come un "partito d'ordine" in quanto e' riuscito a compattare la classe degli "scontenti" (con le eccezioni di alcune fasce marginali e fortemente ideologizzate dell'estrema sinistra e dell'estrema destra extraparlamentare) ed inserirle in un circuito di legittimazione democratica, articolandone il disagio ed esprimendolo in una rappresentanza politica dai contorni alquanto indefiniti ma certamente non ortodossa, che ha rimpiazzato la galassia (o forse sarebbe meglio definirla l'Armata Brancaleone) degli ex girotondini, del popolo viola, delle agende rosse, gli "arancioni
" ormai orfani dello scombinata esperienza di Rivoluzione Civile, i superstiti dell'esperienza importante ma autolesionista di IDV, etc.

Questo apporto può essere esemplificato come una sorta di Giano bifronte:
  1. da un lato giova alla stabilita' del paese in quanto, in mancanza di una percepita alternativa politica, il dissenso avrebbe potuto portare a comportamenti antisociali potenzialmente dirompenti quando non esplicitamente eversive (lezione appresa dagli eventi del periodo 1968-1980);
  2. dall'altro, come ho già avuto modo di rilevare, la massiccia presenza in Parlamento (e nella società) del M5S ed il suo aver "aspirato" gran parte del dissenso nei confronti di quello che i malpensanti percepiscono come il "pensiero unico renzusconiano", senza pero' poter ragionevolmente aspirare a conquistare la maggioranza parlamentare, si traduce in una "normalizzazione" (in senso Brezneviano) del sistema che non può produrre maggioranze alternative al "blocco" attualmente al potere, essendo le minoranze con una potenziale "cultura di governo" ridotte ai minimi termini. 
E tutto questo, senza volersi mettere a fare dietrologia spicciola se questo "grippaggio" sia stato pianificato e voluto da una sorta di "grande vecchio" che ogni tanto aleggia come uno spauracchio nei periodi bui della storia italiana o la semplice risultante di fattori fra loro indipendenti ma protesi verso una sorta di "evoluzione convergente".

Normalizzazione