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domenica 31 agosto 2014

Attack on and severe injury of Lev Shlosberg is political revenge

Received from our friend Olga Radayeva and published on her request, hoping that political violence and intimidation in Russia will soon come to an end.

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Attack on and severe injury of Lev Shlosberg is political revenge

Statement by the YABLOKO party, 30.08.2014

Lev Shlosberg, Chair of the Pskov branch of YABLOKO, was attacked and severely injured last night. He is in hospital in the state of moderately grave condition. Fortunately, there is no threat to his life already.

The attack took place by Lev Shlosberg’s house. The attackers escaped.

Several days ago Lev Shlosberg, the founder of the Pskovsaya Gubernia (Province of Pskov) newspaper, published an investigation into the deaths of Pskov paratroopers (who had been sent to Eastern Ukraine) and the publication became known all over the world.
It won’t be an exaggeration to say that the investigation influenced the world politics as in respond to it the Prime Minister of the so called Donetsk People's Republic confessed that Russia's military professionals who were on vacations were fighting on his side.

We have two versions of the reasons behind this crime.
Most likely the people who first ‘implementing their duty’ unlawfully recruited soldiers and then had to conceal the deaths of the Pskov paratroopers in the territory of Ukraine tried to silence Shlosberg.
The other version refers to the coming gubernatorial elections in the region. The pressure of the present authorities on the municipal deputies [who had to put their signatures in favour of nomination] did not allow Lev Shlosberg to get registered as candidate for the post of Governor of the Pskov region. Shlosberg has made many enemies by revealing the fact that municipal deputies who had dared to put their signatures in favour of his nomination had been threatened and intimidated.

The crime against Shlosberg is the direct consequence of the state propaganda mobbing people with a different point of view and labelling them enemies and "the fifth column".

It is extremely important to find those who implemented and those who ordered this crime. We expect that Alexander Bastrykin, head of the Investigative Committee, will take investigation of this crime under his personal control.

Sergei Mitrokhin,
YABLOKO Chairman

http://eng.yabloko.ru/?p=5996


Mogherini "Lady PESC" ... e' proprio quello di cui l'Italia e l'Europa hanno realmente bisogno?

Ottimo affare, non c'è che dire ... abbiamo assistito ad un ennesimo compromesso al ribasso dopo la fallimentare gestione Ashton.
La scelta della Mogherini come Alto Rappresentante non ci convince per nulla, ne' per quanto concerne l'interesse della UE ne' dal lato italiano.

In questo momento di forte tensione internazionale, anche alle porte dell'Europa, occorre rilanciare la funzione dell'Alto Rappresentante ed una nomina "forte", di una personalità con una solida esperienza internazionale avrebbe giovato, ma non e' stata questa la scelta, dettata invece da ben altre considerazioni, non ultima quella di non mettere ulteriormente in difficoltà Renzi ora che i nodi stanno venendo al pettine e che i proclami non bastano più.

Si certo, ci sono state resistenze iniziali da parte dai sostenitori della linea dura rispetto ai Russi (e di questo abbiamo anche scritto in questo forum), ma evidentemente queste sono state superate quando e' apparso evidente che questa soluzione faceva comodo anche a loro.

In altri termini, probabilmente Renzi e' stato accontentato non perché i grandi elettori siano stati particolarmente intimiditi dal cipiglio del Matteo nazionale, ma in quanto ad essi e' stata servita una soluzione su un piatto d'argento che risolveva i loro problemi lasciandoci ora con il cerino in mano.
  
Ma e' questo l'interesse dei cittadini italiani e di quelli europei?

Noi possiamo solo limitarci ad osservare che l'Italia ottiene un "portafoglio" che e' una scatola vuota, affidato peraltro ad una persona che ha una limitatissima esperienza internazionale, cittadina di un paese che non ha mai avuto nella politica estera il suo forte dalla morte di Cavour e lascia campo libero agli altri paesi in dicasteri chiave come il commercio e l'industria.

Che altro dire?


domenica 10 agosto 2014

ISIS mette tutti d'accordo ... nel detestarli.

E' vero, ad ISIS dobbiamo riconoscere che e' riuscito a mettere tutti d'accordo nel considerarlo un chiaro caso di "male assoluto" da estirpare. 

E per questo motivo non possiamo che tirare un sospiro di sollievo alla notizia che gli USA hanno iniziato a bombardarne le posizioni (aspettando comunque che in difficoltà fossero i Curdi, che in questi anni sono stati in ottimi rapporti con Washington e, abbastanza inaspettatamente, con la stessa Turchia).

Ma non per questo dobbiamo considerare gli USA alla stregua del cavaliere senza macchia e senza paura che interviene a salvare la fanciulla in pericolo dal drago cattivo ... in questo momento il massimo che possiamo riconoscergli e' di stare cercando di riparare al disastro che essi stessi hanno creato invadendo l'Iraq. Per non parlare di quello che sta succedendo in Siria.

Ancora una volta appare evidente come se, al posto di intervenire militarmente contro il regime di Baghdad (e di gettarsi nel buco nero della rivolta contro il regime di Damasco), questi anni sarebbero stati meglio spesi se volti alla creazione di una classe politica moderna, sufficientemente democratica e motivata alla creazione di uno Stato multietnico.

Si sono cercate invece comode scorciatoie per rimpiazzare l'ormai l'ingombrante Saddam con un governo compiacente per i propri affari, visto che una classe politica nazionale consapevole ed eticamente solida probabilmente non sarebbe stata sufficientemente accomodante con i desiderata di Washington o forse, nella paranoia seguita all'undici settembre 2001 si voleva proprio il caos per deviare le attività "terroristiche" dal suolo USA ad un qualunque altro luogo nel mondo.

Quale sia la verità, certamente non saremmo ora arrivati a questo punto.