Grazie a tutti coloro che ci hanno aiutato segnalando che non si trattava di spam o di materiale con contenuti offensivi. Chi fa della facile ironia su questi eventi evidentemente ignora o fa finta di ignorare i mezzi con i quali viene combattuta la guerra di opinioni in questo frangente storico. Buona notte e grazie ancora.
Il sistema elettorale (sia esso "Porcellum", "Italicum" o "Rosatellum") da solo non basta per garantire la parità dei candidati alle elezioni, in quanto e' fondamentale un accesso libero e costante ai mezzi di comunicazione di massa tradizionali. Crediamo che la questione tocchi molti di voi e vi invitiamo a partecipare alla discussione e far vivere questo blog, che vorremmo aprire ai contributi di tutti, dando a chi lo richieda i diritti di postare le sue riflessioni su questo tema.
domenica 30 settembre 2018
DECRETO GENOVA: NESSUN FONDO NUOVO PER C.I.
CSV SVIZZERA
Antonio Ripa
Leggendo il decreto Genova, per la cassa integrazione non ci sono nuovi fondi. Nel 2016 fu rifinanziata con 300milioni, nel 2017 con 200milioni ed nel decreto Di Maio spera nei residui del 2015.
Triste sorpresa
LA GRANDE FUGA DALL'ITALIA.
CSV SVIZZERA
LA GRANDE FUGA DALL'ITALIA.
Antonio Ripa
Bloomberg ed altre fonti di informazioni finanziare mondiali esprimono un giudizio di serio rischio sull'economia italiana dovuta all'aumento non sostenibile del debito pubblico di ben 100 MILIARDI di euro nei prossimi 3 anni.
Tria, che non ha rassegnato le dimissioni seguendo le raccomandazioni del presidente Mattarella ( fonte Bloomberg ) di non creare ulteriori allarmismi, non e' riuscito a fermare l'autolesionismo espresso da Di Maio e Salvini con l'azzardo di alzare il livello del debito pubblico. I due leaders hanno anche mostrato al mondo finanziario di essere loro, e non Tria, a tenere la barra del timone di questa manovra, paragonabile ad una nave lanciata verso la tempesta perfetta.
Con un debito che e' oltre il 130% del PIL, il secondo più alto nell'area dell'euro dopo la Grecia e che ammonta a 2.300 MILIARDI DI EURO, il governo italiano va sui mercati a chiedere in prestito altri 100 MILIARDI per i prossimi 3 anni.
Questo, vista la situazione italiana che da Maggio ha visto la stima del PIL scendere da 1.6% a 1.1% ed un raddoppio dei tassi di interesse dei bond , potrebbe seriamente compromettere la capacità del governo di estinguere i suoi obblighi. Il calo del PIL, inoltre, porta ad ipotizzare che il 2,4%, sia in realtà un livello prudenziali anche frutto di un compromesso al ribasso per non costringere Tria alle immediate dimissioni. Di fatto i dati mostrano come e' probabile lo sforamento del 3% con le conseguenze di una catastrofe immane.L'aumento dei rendimenti obbligazionari può anche rendere più difficile per le banche italiane vendere i loro crediti in sofferenza.
Sia ben chiaro che non sarebbe la prima volta che l'italia sfori il 3% e che ci siano livelli di deficit di questa grandezza, ma con i provvedimenti previsti tutto il deficit non viene utilizzato in attività che possano stimolare la crescita dell'economia, ma un assistenzialismo che premia chi non fa nulla e chi non paga le tasse e punisce chi lavora e paga le tasse.Nel NADEF ( nota aggiornamento decreto economia e finanza ) non ci sono previsioni di tagli di spesa sostanziali, neppure i tanto acclamati “sprechi” né spending review o simili. ESCLUSIVAMENTE DEFICIT, per finanziare quello che in sostanza non e' altro che il colpo di grazia finale al dissesto dell sistema previdenziale e sussidi parassitari di disoccupazione e di incentivazione al sommerso, in un paese dove il 60% della popolazione già vive di sussidi pubblici. Ogni lavoratore in Italia mantiene con il proprio reddito altri 5 cittadini. Dal versante delle entrate, abbiamo quello che e' a tutti gli effetti un CONDONO FISCALE fortemente voluto dalla Lega, e che costituisce una entrata una tantum e non strutturale, pertanto limitato al solo 2019 mentre il 2.4% di deficit e' anche per gli anno 2020 e 2021.
E' questo lo scenario che alimenta la sfiducia del mercato e la vendita dei titoli italiani, incrementando un fenomeno che anche se in maniera più moderata, era iniziato lo scorso giugno, in attesa dell'aggiornamento del rating del debito da parte delle agenzie. Ma se questo disastro impianto sui conti pubblici sarà confermato, l’Italia subirà il declassamento ed il debito pubblico italiano diverrà spazzatura, perdendo l'accesso ai mercati. Occasione per questa maggioranza che predica la pace con l'euro ma che in effetti rema contro, per l'introduzione di una qualche sorta di valuta interna che non avrebbe altro effetto se non quello di ufficialmente dare inizio ad una deriva di tipo argentino.
Per i followers meno tecnici, un esempio che aiuterà a capire il perché della fuga dai titoli italiani. Immaginiamo che il Fondo Sovrano Norvegese abbia investito i soldi dei fondi pensione nei titoli italiani. Il gestore del fondo, vedendo una situazione allarmante e con un potenziale alto rischio di perdita, non rischia la pensione dei norvegesi e procede alla vendita dei titoli italiani, rimpiazzandoli con titolo più sicuri.
Sembra che il popolo penta-stellato non abbia compreso a fondo dove questo governo sta portando l'italia, nascondendosi dietro locandine propagandistiche che deviano l'attenzione dalla realtà come commentata dalla stampa interazionale, a partire dai dati della % di deficit degli altri governi, che e' vero non abbia stimolato la crescita, ma non ha neanche peggiorato lo stato dei conti; oppure i risultati della scorsa asta di BOT spacciando l'ordinarietà per segnali di salute dell'economia italiana, dimenticando che gli stessi strumenti finanziari 3 mesi fa erano piazzati con un rendimento al di sotto della meta'. Ed in ogni caso e' fallace sbandierare il passato rispetto al quale ci si pone come alternativa migliore come autorizzazione per fare la stessa politica.
Saranno giorni critici e sicuramente vedremo innalzare l'asticella dello scontro, sia con la commissione europea che con il quirinale, come annunciato da Salvini esprimendo la sua intenzione di ignorare ogni segnale estero incluso le gli obblighi che derivano dai diversi trattati internazionali. Dichiarazioni che non aiutano a ridare fiducia ai mercati e che alimentano le voci circa le preoccupazioni del colle, con il richiamo all'art. 97 della Costituzione Italiana, per il default nazionale e, come riportato da Alessandro De Angelis sull' Huffington Post, con l'innesco del piano B ed il ritorno ad una lira dal valore di carta straccia e coniata da una nazione inaffidabile.
Noi non possiamo fare altro, oltre che riportare i fatti ed i numeri reali e da fonti ufficiali che augurarci che Di Maio e Salvini facciano dei passi indietro verso la ragione nell'interesse del benessere degli italiani
Buona Riflessione
L'ITALIA NON E' UN PAESE PER PERSONE ONESTE.
CSV: INVITIAMO IL GOVERNO A RIMBORSARE I RISPARMIATORI TRUFFATI CON I SOLDI PROVENIENTI DAI PROVENTI DEL BUSINESS DELLA FAMIGLIA ZONIN...
FAMIGLIA ZONIN..AFFARI D'ORO CON I SOLDI TRUFFATI AI RISPARMIATORI!
Gente che ha perso tutti i propri averi, ex presidente di Pop Vicenza Banca che ha ceduto i suoi beni alla famiglia per non risarcire i risparmiatori truffati...
FAMIGLIA ZONIN..AFFARI D'ORO CON I SOLDI TRUFFATI AI RISPARMIATORI!
Gente che ha perso tutti i propri averi, ex presidente di Pop Vicenza Banca che ha ceduto i suoi beni alla famiglia per non risarcire i risparmiatori truffati...
BANCHE, AI RISPARMIATORI TRUFFATI UN '' FONDO RIMBORSI'' DA 1.5 MILIARDI DI EURO.
I soldi dei risparmiatori truffati dovrebbero venire da coloro che li hanno rubati e fatti sparire (Zonin, Giuseppe Zigliotto) non da un fondo che potrebbe essere utlizzato per scopi di interesse generale.
Ma al solito in Italia vige la filosofia del privatizzare i profitti ( in questo caso ruberie) e socializzare le perdite .
Ricorda un po' il caso della Lega, beh , i protagonisti vengono proprio da quell'area.
sabato 29 settembre 2018
CONDIZIONI SOCIOECONOMICHE E MENTALITÀ: UN FILO DIRETTO?
Di M.Noris
Quando inizi a gironzolare all'estero ti accorgi abbastanza velocemente come le condizioni socio-economiche di un paese siano il riflesso diretto della mentalità (e delle nevrosi) della cultura locale. In altre parole, niente viene dal caso e per ipotizzare il futuro a volte basta chiacchierare con i vicini di casa. In parole ancora più semplici, un popolo senza cultura e senza abilità particolari difficilmente potrà ambire a destini gloriosi.
Con la proposta dei gialloverdi di alzare il deficit si è scatenata una guerra tra fazioni contrapposte che ha quasi dell'ideologico. Chi urla al default, chi alla rivincita del popolo.
Ora, senza voler entrare nei dettagli, per un paese già sommerso dai debiti farne altri non rappresenta certo la catastrofe, ma è il motivo per cui li fai il vero problema. Qui non si parla né di investimenti, né di strategie né di riforme, qui si parla semplicemente di assistenzialismo finanziato a debito. Sono d'accordo che tutelare i meno abbienti sia una causa più nobile che tutelare una banca, ma un debito resta sempre un debito, e la mancanza di un piano che possa rilanciare il paese resta sempre una mancanza.
Ciò che in ogni caso mi inquieta maggiormente è il livello dei commenti che leggo sui social. Persone evidentemente impreparate discutere di economia con persone che di economia ci vivono (e spesso le conosco entrambe personalmente quindi si, posso confermarlo), senza obiettività alcuna, con rilanci furiosi di immaginette virali e articoli più o meno fasulli.
Qualche giorno fa Burioni (il medico salito alla ribalta a causa degli auguri di una mamma informata) pubblicava un video mostrando uno studio secondo cui nelle persone la "percezione di competenza" raggiunge il suo apice con la minima conoscenza effettiva della materia in esame. In pratica, il laureato su Youtube si ritiene molto più informato dell'esperto che, in quanto esperto, sa bene quanto ancora non conosce del tema. Ecco, dai commenti mi pare l'Italia sia ormai popolata da gente "informata". La conoscenza viene ipersemplificata, in modo da venire incontro ai pochi secondi che siamo disposti a perdere su internet per apprenderla, e la soluzione, di conseguenza, appare estremamente ovvia. E chi obietta che le cose non stiano proprio così viene bollato come "nemico", troll, complottista.
Concordo che i precedenti governi abbiano fatto schifo uno più dell'altro, ma ora siamo (o dovremmo essere) di fronte al cambiamento. Analizziamo i due volti principali. Il primo è un diplomato che non ha mai terminato gli studi, senza alcuna specializzazione particolare che è passato dal web developing a servire caffè sugli aerei. Il secondo è un volto arcinoto, presente in politica da anni e facente parte di un partito che ha fatto della lotta "verso l'altro" il suo cavallo di battaglia, senza mai concludere un cazzo di risultato che sia uno.
I 5s invece ci hanno sfrangiato le palle per anni sostenendo che i soldi per il reddito di cittadinanza (termine improprio, per altro) ci sarebbero stati, e ora che sono arrivati al governo come lo finanziano? Coi debiti.
Cazzo, che geni. Che analisi accurata. Bravissimi. Io non ci sarei mai arrivato.
E questa sarebbe la proposta del popolo? Senza offesa, ma io ne prendo le distanze. Io non voglio essere rappresentato da due individui raffazzonati senza alcuna preparazione.
Faccio lo stesso lavoro da 15 anni, ho studiato, ho fatto gavetta, i miei clienti mi contattano per via della mia esperienza. Non basterebbe propormi come "diverso", o spacciarmi per volonteroso. Beh, a quanto pare il lavoro del designer richiede maggiori competenze rispetto a quello del ministro.
E concludiamo poi con i geni, gli illuminati, coloro che hanno capito tutto e che portano la luce in un mondo di ignoranza e oblio. Quelli del "meditate gente", "rosicate", "siete tutti analfabeti funzionali tranne me". I problemi dell'Italia non sono la spesa pubblica, la corruzione, l'incompetenza dilagante, l'arroganza, l'eta media, l'assenza di infrastrutture. Il problema non sono le pensioni baby o il sistema retributivo, follie che hanno gonfiato la voce pensione. Il problema non è il costo del lavoro, diretta conseguenza di uno stato che produce poco e spende molto (cazzo, l'Italia per produttività sta dietro alla Russia, un paese il cui prodotto tipico è il brent).
I veri problemi sono: l'euro, i migranti e la Nato (si, pure la Nato, che ci costa l'1% del Pil ma che secondo alcuni basterebbe per ripagare il debito pubblico). Il ragionamento è semplice: negli anni '80 si stava da dio, e non c'erano né i migranti né l'euro. Il discorso fila che è una favola, un po' come se un sessantenne desse la colpa alla moglie per la propria andropausa e mirasse al divorzio per avere piena erezione e andare a fighe come quando aveva vent'anni.
Eppure, guardando questi grafici, la cosa appare un pochino diversa. Sembra quasi sia dagli anni '80 che il nostro debito sia cresciuto, affiancato da una crescita economica pressoché nulla. Crescita zero e debiti in costante aumento... sembra quasi il nostro tenore di vita sia basato sul debito. Ma in fondo io sono un designer, e il debito pubblico non esiste.
Debito pubblico o debito estero, che in fondo sono la stessa cosa. E poi noi abbiamo la lingua più bella del mondo, possiamo andare in default e trovare altre nazioni che ci finanziano. Tipo l'Ungheria di Orban. E poi il Giappone vive benissimo anche col 230% del debito sul Pil (e basta questo dato per scacciare i complottisti, non serve sapere altro sull'economia nipponica).
Tra 5 anni non mi sorprenderei se qualcuno cominciasse a diffondere la notizia che il debito pubblico fosse una conseguenza dei vaccini.
venerdì 28 settembre 2018
TORINO SPESE PAZZE A 5 STELLE.
CSV SVIZZERA
Antonio Ripa
Il fondo di disoccupazione di 5 milioni di euro per i giovani disoccupati, era uno dei cavalli di battaglia del candidato sindaco pentastellato Chiara Appendino. Il fondo era da finanziare tramite i tagli ai costi per i portaborse.
Oggi del fondo non si ha traccia, mentre ben 300 portaborse sono a servizio degli undici assessori della giunta del sindaco cinque stelle, ovvero una media di 25 per ogni assessore.
Buona serata
SAVONA: ''ABBIAMO LANCIATO IL GUANTO DI SFIDA ALL'UE, ORA E' GUERRA''.
CSV: L'ULTIMA VOLTA CHE L'ITALIA DICHIARO' UNA GUERRA, LE COSE ANDARONO MOLTO MALE...FORSE SAVONA NON LO SA!
DEF: L'ALBA DEL GIORNO DOPO.
CSV SVIZZERA
Antonio Ripa
I mercati durante la prima parte della giornata si sono mostrati decisamente sotto shock, e la borsa italiana crolla arrivando fino al -4.6%; mentre il differenziale BTP/BUND vola fino a 280 punti base. Oggi il mercato azionario italiano vale 620 Miliardi, contro i 700 del 5 Maggio, e lo spread circa 280 punti base contro i 127
Sono segnali, sicuramente seguiranno rimbalzi, e non giustificano ancora allarmismi seri. Almeno non quanto le dichiarazioni irresponsabili del Vice Premier e Ministro degli Interni Matteo Salvini, in una funzione che non gli appartiene, essendo la materia di competenza del Ministro Giovanni Tria. La regola sfascista che gli accordi ed i contratti non si rispettano, porta solo ad uno scontro con la commissione europea che avrebbe una sola conseguenza : la perdita totale della fiducia di quegli investitori a cui questo governo chiede in prestito i soldi del deficit al 2.4% del PIL. Perché accordi e contratti si rispettano.
NON SI STA ABOLENDO LA POVERTÀ , MA SI STANNO TOGLIENDO SOLDI PER I SERVIZI E DALLE TASCHE DEGLI ITALIANI CHE SI TROVERANNO A DOVERSI FARE CARICO DI ULTERIORE DEBITO ED A UN COSTO MAGGIORE
2 APRILE 2015: SPESA PUBBLICA ANCORA FUORI CONTROLLO, PRESSIONE FISCALE IN FORTE AUMENTO.
Candidati senza Voce non dimentica.
Era aprile 2015 Governo Renzi.
Spesa pubblica ancora fuori controllo. la pressione fiscale aumenta.
CSV: DOVE SONO I RISULTATI DEL GOVERNO RENZI?
Pressione fiscale in aumento al 43.5% nel 2014. deficit /Pil al 3%-.
https://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2015-04-02/pressione-fiscale-aumento-435percento-2014-deficitpil-3percento-101145.shtml
A QUELLI CHE IN QUESTI GIORNI RIMPIANGONO LA PRIMA REPUBBLICA.
CSV:
A quelli che rimpiangono la #primarepubblica: gente come #Andreotti #Craxi#Forlani ha basato azione di governo su corruzione capillare e debito pubblico. Senza di loro personaggi come #Salvini, #Grillo o @berlusconi non si sarebbero potuti produrre come fenomeno politico.
ACCORDO AL 2,4%: UNA ROULETTE RUSSA.
CSV SVIZZERA
Antonio Ripa
Il governo aumenta ulteriormente la spesa pubblica aggiornando il DEF alzando il tetto del deficit al 2.4% sul PIL. Questo in un momento di decrescita del PIL italiano, innescato dall'insediamento di questo governo retto da una inedita alleanza tra due forze populiste avversarie durante la tornata elettorale. Ma se questo e' l'innesco, il terreno della crisi italian e' molto fertile principalmente a causa della obsolescenza delle infrastrutture e di normative, ferme agli anni '90. I due più grandi limiti alla crescita italiana sono sia una normativa inerente ill mercato del lavoro ancora incentrate sulla contrattazione di settore, e sia sulla burocrazia che comporta processi lenti e spesso con percorsi tortuosi.
Il rischio che questo ulteriore aumento della spesa pubblica si ripercuota sulla economia reale e' molto concreto, come nelle ultime settimane e' stato spiegato più volte da diversi economisti italiani ed esteri. La stessa commissione europea aveva fortemente raccomandato di non superare il 2% ed il Ministro del Tesoro Tria ha spinto fino all'ultimo per il deficit al 1.6%.L'economia italiana e' da tempo sotto osservazione e negli ultimi mesi ha visto lo spread raddoppiare. Qualche settimana fa l'agenzia di rating Fitch ha mantenuto il rating precedente per il debito italiano, ma ha cambiato l'outlook da stabile a negativo Un campanello di allarme suonato per le incertezze politiche, secondo Fitch il governo non andrà oltre Ottobre 2019, e della mancanza di una strategia di finanza pubblica sostenuta dalla riduzione dell'enorme debito ed orientata a quelle riforme strutturali che da 25 anni si sa essere necessarie per ridare competitività al paese. Nelle prossime ore e nei prossimi giorni, i mercati inizieranno a metabolizzare questo shock, e ad esprimere i loro primi giudizi sulla fiducia verso quello che e' un palese azzardo.
Il rischio e' ovviamente la svendita dei bond italiani in portafoglio da parte degli investitori internazionali, che comporterebbe un aumento dei tassi e conseguenze sull'economia reale. Il settore bancario italiano, che sta da tempo vivendo difficoltà.avendo molti titoli del debito pubblico nei propri bilanci si troverebbe a dover affrontare problemi patrimoniali rispetto le normative internazionali. Due saranno le opzioni per le banche : ridurre il credito oppure ricapitalizzare. La seconda ipotesi e' improbabile visto il momento congiunturale che si sta definendo.
Inoltre l'avanzo primario con questo livello di deficit e' facilmente stimabile in discesa fino all'1,3%, che rappresenterebbe il livello più basso dal 2011, e molto al di sotto del tendenziale di aprile che fu del 2,7%. Alla fine le misure della finanziaria daranno con una mano e leveranno con gli interessi con l'altra mano, portando la nazione al confine di una pericolosa zona grigia.
Infine, si deve sempre considerare il rischio di attacchi speculativi che potrebbero approfittare della debolezza del debito italiano uniti ad eventi che determinerebbero le condizioni per una scommessa al ribasso.
Prossimi colpi di questa folle roulette russa ;
1) La reazione dei mercati e quindi l'andamento dello spread
2) Entro il 15 ottobre la commissione europea si esprimerà' in merito alla manovra, avendo già preventivamente espresso la possibilità' di una procedura per infrazione del debito in caso si sforasse il 2%.
3) Il rating da parte di S&P e Moody's inizialmente previsto per inizio settembre,, ma a causa della situazione critica dello spread italiano, posticipato a dopo il DEF
4) La speculazione dei mercati intenzionali
Chi esulta e festeggia rimarrà' con la bocca amara nelle prossime settimane, perché' la partita e' ancora aperta e sara' sicuramente molto movimentata
Antonio Ripa
Il governo aumenta ulteriormente la spesa pubblica aggiornando il DEF alzando il tetto del deficit al 2.4% sul PIL. Questo in un momento di decrescita del PIL italiano, innescato dall'insediamento di questo governo retto da una inedita alleanza tra due forze populiste avversarie durante la tornata elettorale. Ma se questo e' l'innesco, il terreno della crisi italian e' molto fertile principalmente a causa della obsolescenza delle infrastrutture e di normative, ferme agli anni '90. I due più grandi limiti alla crescita italiana sono sia una normativa inerente ill mercato del lavoro ancora incentrate sulla contrattazione di settore, e sia sulla burocrazia che comporta processi lenti e spesso con percorsi tortuosi.
Il rischio che questo ulteriore aumento della spesa pubblica si ripercuota sulla economia reale e' molto concreto, come nelle ultime settimane e' stato spiegato più volte da diversi economisti italiani ed esteri. La stessa commissione europea aveva fortemente raccomandato di non superare il 2% ed il Ministro del Tesoro Tria ha spinto fino all'ultimo per il deficit al 1.6%.L'economia italiana e' da tempo sotto osservazione e negli ultimi mesi ha visto lo spread raddoppiare. Qualche settimana fa l'agenzia di rating Fitch ha mantenuto il rating precedente per il debito italiano, ma ha cambiato l'outlook da stabile a negativo Un campanello di allarme suonato per le incertezze politiche, secondo Fitch il governo non andrà oltre Ottobre 2019, e della mancanza di una strategia di finanza pubblica sostenuta dalla riduzione dell'enorme debito ed orientata a quelle riforme strutturali che da 25 anni si sa essere necessarie per ridare competitività al paese. Nelle prossime ore e nei prossimi giorni, i mercati inizieranno a metabolizzare questo shock, e ad esprimere i loro primi giudizi sulla fiducia verso quello che e' un palese azzardo.
Il rischio e' ovviamente la svendita dei bond italiani in portafoglio da parte degli investitori internazionali, che comporterebbe un aumento dei tassi e conseguenze sull'economia reale. Il settore bancario italiano, che sta da tempo vivendo difficoltà.avendo molti titoli del debito pubblico nei propri bilanci si troverebbe a dover affrontare problemi patrimoniali rispetto le normative internazionali. Due saranno le opzioni per le banche : ridurre il credito oppure ricapitalizzare. La seconda ipotesi e' improbabile visto il momento congiunturale che si sta definendo.
Inoltre l'avanzo primario con questo livello di deficit e' facilmente stimabile in discesa fino all'1,3%, che rappresenterebbe il livello più basso dal 2011, e molto al di sotto del tendenziale di aprile che fu del 2,7%. Alla fine le misure della finanziaria daranno con una mano e leveranno con gli interessi con l'altra mano, portando la nazione al confine di una pericolosa zona grigia.
Infine, si deve sempre considerare il rischio di attacchi speculativi che potrebbero approfittare della debolezza del debito italiano uniti ad eventi che determinerebbero le condizioni per una scommessa al ribasso.
Prossimi colpi di questa folle roulette russa ;
1) La reazione dei mercati e quindi l'andamento dello spread
2) Entro il 15 ottobre la commissione europea si esprimerà' in merito alla manovra, avendo già preventivamente espresso la possibilità' di una procedura per infrazione del debito in caso si sforasse il 2%.
3) Il rating da parte di S&P e Moody's inizialmente previsto per inizio settembre,, ma a causa della situazione critica dello spread italiano, posticipato a dopo il DEF
4) La speculazione dei mercati intenzionali
Chi esulta e festeggia rimarrà' con la bocca amara nelle prossime settimane, perché' la partita e' ancora aperta e sara' sicuramente molto movimentata
giovedì 27 settembre 2018
MILANO (CITTA') RATING BBB CON OUTLOOK NEGATIVO (BBB-)
CSV lombardia
Enrico Scarpini
MILANO (CITTA'): RATING A BBB CON OUTLOOK NEGATIVO (BBB-)
LO STATO "PIGS" FRENA LA CITTA' "HORSE"...
Fitch abbassa l’outlook su Milano: il rallentamento dell’Italia frena la sua locomotiva
Milano motore per la crescita dell’Italia? Un tempo, forse.
Le ragioni del previsto declassamento, secondo la nota dell’agenzia statunitense, sarebbero da attribuire a motivi esterni al suo rendimento, dovuti esclusivamente all’arretramento previsto a BBB- del rating dell’Italia come Paese, a causa delle incertezze sulla politica economica. In altre parole, spiegano dal Comune di Milano, la perdita di performance dell’Italia e il peggioramento del quadro economico e finanziario trascinano in basso anche Milano. «Le incertezze sulla politica economica del governo ci frenano», commenta Tasca.
Sconta però i limiti imposti dalla mancanza di autonomia fiscale che la legano alle sorti del governo nazionale. «Già da qualche anno Milano gode di buone performance sia sul piano del governo cittadino, con una maggiore efficienza dei processi amministrativi e la leggera ma costante riduzione del suo debito, sia più in generale sul piano del dinamismo economico e sociale – afferma l’assessore –. Il quadro cambia però se inseriamo la città nel contesto nazionale.
fonte ilsole24ore.it
DI MAIO E SALVINI, AMANTI DELLE SOLUZIONI FACILI..
ALITALIA AFFONDA CON PERDITE NEI PRIMI 9 MESI A 313 MILIONI DI EURO.
Mentre Di Maio dichiara: ''l'ingresso dello Stato non e' piu' tabù'' precisando che la compagnia aerea sta ''registrando una controtendenza positiva in questi ultimi mesi''.
Alitalia affonda con perdite nei primi 9 mesi a 313 MLN di euro mentre i competitors fanno utili.
Una perdita di oltre 1 MLN di euro al giorno.
CSV : Caro Ministro Di Maio non sarebbe meglio di staccare la spina,, gli italiani sono stanchi di tenere in vita questo malato terminale.
BELGIO : DEGRADO NEL CALCESTRUZZO DELLE CENTRALI NUCLEARI.
Il cemento si sgretola e in Belgio i reattori nucleari vengono fermati, 6 su 7.
Si attente un forte aumento del prezzo dell'energia elettrica e il rischio di black out, durante il mese di novembre in una vasta zona del paese.
Già nel 2017 CSV aveva sollevato il problema del rapido deterioramento alle pareti dei recipienti in pressione nei reattori di Doel 3 e di Tihange 2, raccogliendo le denunce preoccupanti della comunita' scientifica belga.
Ad aprile c'e' stata una perdita di 6.000 litri di liquido radioattivo in corrispondenza delle saldature di un condotto in uno dei sistemi di raffreddamento del reattore. Incidente seguito da un'ondata di polemiche perche' le autorita' federali e la direzione della centrale non ne avrebbe dato notizia tempestivamente al pubblico.
NON SI PUO' CREARE CRESCITA SOSTENIBILE CON I DEBITI.
Repetita iuvant ..era maggio 2016 nulla e' cambiato.
(Provate a sostituire il nome di Padoan con Di Maio e Renzi con Conte e vedrete che il risultato non cambia.)
Nei mesi scorsi abbiamo evidenziato varie volte le insofferenze ed il nervosismo del ministro dell'economia Padoan (ed a volte del PdCM Renzi) rispetto alla questione della "elasticità" delle finanze pubbliche, che tradotto in soldoni vuol dire fregarsene del patto di stabilita' e della buona gestione del budget che ha condotto il paese ad ottenere uno dei maggiori avanzi primari della UE.
Invece di concentrarsi ora nella riduzione del debito, che richiederebbe misure strutturali evidentemente difficili da far digerire all'elettorato "d'ordine" che sostiene la maggioranza, si tende piuttosto a cercare di "drogare" la ripresa economica aprendo ulteriormente i cordoni della già faraonica spesa pubblica per agire dal lato della domanda (pubblica).
Dimenticando che a finanziare questa spesa dovrebbero essere i conti dei già tartassati cittadini dell'ex bel paese, sottraendo in tal modo risorse alla spesa (e quindi alla domanda) privata.
A ricordarlo al ministro, dopo che più modestamente abbiamo cercato difarlo noi nei mesi scorsi, ci pensa ora un intervento del presidente della Bundesbank Jens Weidmann, in una intervista rilasciata nel corso del suo recente passaggio nella nostra capitale.
Riconfermiamo che per quanto ci riguarda, la spesa pubblica va ridotta in termini assoluti, riqualificata, razionalizzata agendo dal lato degli sprechi e delle inefficienze, che consentirebbero di recuperare risorse da destinare agli scopi che dovrebbero costituire l'essenza dell'opera pubblica, come: politica estera, ordine e sicurezza, infrastrutture strategiche, eliminazione agli ostacoli alla libera impresa, detassazione del lavoro, lotta agli sprechi, ai monopoli, alle rendite di posizione improduttive.
OK, ora dopo aver sognato due minuti, possiamo ritornare alla realtà e considerare che l'orizzonte della politica arriva nella migliore delle ipotesi alle prossime elezioni ed al mantenimento del consenso elettorale.
IL PATTO DI STABILITA' SI APPLICA O SI BUTTA!
CSV: CARI MINISTRI DELLA REPUBBLICA ITALIANA
Repetita iuvant...(era il 2016..e la storia si ripete)
Il patto di stabilita' fissa regole e paletti ... in assenza dei quali la spesa pubblica crescerebbe senza alcun controllo ... chi non capisce questi semplici concetti magari dovrebbe dare una ripassata a qualche testo base di economia politica ... che poi questi numeri (non) abbiano un qualche senso dal punto di vista "scientifico" e (non) siano basati su "hard facts", questo e' tutto un altro discorso .
CROLLANO LE DOMANDE DI ASILO POLITICO ALL'ITALIA:LA FLESSIONE E' DEL 60%.
RICHIESTE DI ASILO IN UE NEL SECONDO TRIMESTRE 2018.
Germania: 33.700 (25% di tutta l'Ue);
Francia: 26.100 (19%);
Grecia: 16.300 (12%);
Spagna: 16.200 (12%);
Italia: 13.700 (10%).
FORZA ITALIA - 5 STELLE : FOA PRESIDENTE RAI
CSV Svizzera
Antonio Ripa
Marcello Foa, è finalmente confermato alla presidenza della Rai, dopo la bocciatura di fine Luglio. Determinanti i voti in commissione di Forza Italia, dopo l’astensione della precedente sedute.
Foa durante l’audizione in commissione vigilanza RAI, ha risposto a chi ha evidenziato la sua notorietà per aver diffuso clamorose fake news, che si era trattato di scelte impulsive. Sono rimaste senza risposte le domande dell’opposizione circa la sua prefazione ed i suoi elogi per Enrica Perucchietti, la complottista che parla di "inganno dell'Aids", “Charlie Hebdo è una false flag", "Obama è nipote di Carlo Magno”, definita da,lo stesso Foa “una vera intellettuale”.
Ultimo punto l'assunzione del giovane e neo-laureato figlio nello staff del Ministro degli Interni Matteo Salvini, per la gestione delle campagne social ministeriali. Un
Forza Italia ha motivato il voto favorevole considerando adesso Foa come garante del pluralismo della informazione
Gentili abbonati, vi auguriamo buona visione.
Marcello Foa
mercoledì 26 settembre 2018
BANDA LARGA: IL SUD SEMPRE PIU' ISOLATO, IL GOVERNO TAGLIA I FONDI.
Doccia fredda per il mezzogiorno , taglio dei fondi del Pon Imprese e Competitivita' che il Mise aveva destinato per lo sviluppo della banda larga nelle aree bianche( Basilicata, Calabria, Campania , Puglia e Sicilia) sono stati tagliati passando da 233 a soli 56 mil.di euro.
Banda larga: cosa è?
La locuzione banda larga (in lingua inglese broadband), nel campo delle telecomunicazioni e informatica, indica generalmente la trasmissione e ricezione di dati informativi, inviati e ricevuti simultaneamente in maggiore quantità, sullo stesso cavo o mezzo radio grazie all'uso di mezzi trasmissivi e tecniche di trasmissione che supportino e sfruttino un'ampiezza di banda superiore ai precedenti sistemi di telecomunicazioni detti invece a banda stretta (narrowband).
Alla faccia della libera informazione!
GENOVA: ROMA BATTI UN COLPO, CI SONO A RISCHIO CENTINAIA POSTI DI LAVORO!
Genova. La crisi della viabilità genovese sta iniziando a presentare il conto: a poco più di 40 giorni dal crollo di Ponte Morandi tutta l’area di Campi, e in misura minore Fiumara, sta risentendo pesantemente di una riduzione massiccia del volume degli affari. E a rischio potrebbero esserci centinaia di posti di lavoro.
A subire la flessione praticamente tutti i settori commerciali e di vendita presenti nella più grande area commerciale genovese: secondo le stime dei sindacati si parla di valori compresi tra il 10 e il 40%; una situazione che vale per tutti tutti, dai grandi player ai piccoli esercizi. E tutti sono in attesa che “Roma batta un colpo” prima di prendere “decisioni importanti”.
martedì 25 settembre 2018
ABOLIZIONE ORDINE DEI GIORNALISTI.
Ci scrive il giornalista Ermanno Accardi - Milano
Leggo che il Movimento Cinque Stelle ha fatto sapere di aver già messo sul tavolo del Consiglio dei Ministri la proposta di abolizione dell'Ordine dei Giornalisti. Niente di nuovo, rispetto al Governo Renzi, quando l'ex presidente del Consiglio affermò che se avesse potuto farlo senza troppe obiezioni lo avrebbe cancellato seduta stante. Francamente, non m'interessa più di tanto commentare questa notizia. L’unica cosa che mi sento di chiedere a questi soggetti è di indicarmi, una volta realizzato il loro democratico e illuminato progetto, chi si occuperà della tutela e della garanzia della mia professionalità e a chi dovrò rispondere, nel caso, dal punto di vista disciplinare...
ANDEZENO. TORINO: CHIUDE LA FABBRICA DEL CAFFE' HAG E SPLENDID
Chiude la fabbrica del caffè Hag e Splendid, 57 licenziamenti.
CSV : Caro Governo se non rende il paese business friendly dove la burocrazia e' razionale, esiste certezza del diritto societario e non esiste la mafia dei notai è normale che le fabbriche lasciano il bel paese!
CSV : Caro Governo se non rende il paese business friendly dove la burocrazia e' razionale, esiste certezza del diritto societario e non esiste la mafia dei notai è normale che le fabbriche lasciano il bel paese!
IL GOVERNO DEL NON GOVERNO
CSV SVIZZERA
IL GOVERNO DEL NON GOVERNO
di Antonio Ripa
Difficile commentare l’ennesimo episodio di mal governo , ed ancora più difficile quando questo riguarda un evento drammatico che ha causato 43 morti e disagio per centinaia di persone che hanno perso la casa di una vita. Il decreto Genova non è mai arrivato sul tavolo del Presidente della Repubblica perché manca la relazione tecnica e per l’assenza di coperture.
Sarebbe ora che la campagna elettorale finisca per tutti. E chi non adatto nel fare il lavoro assegnato facesse un passo indietro.
Tranne che nella Repubblica delle Banane, nel resto del mondo moderno e civile sarebbe già stato questo l’epilogo.
FRANCIA : PROPOSTA PER INTEGRAZIONE, OBBLIGATORIA LINGUA ARABA DALLE ELEMENTARI.
CSV lombardia
Enrico Scarpini
PROPOSTA PER INTEGRAZIONE (FRANCIA): OBBLIGATORIA ANCHE LINGUA ARABA DALLE ELEMENTARI. SE CONOSCI LA LINGUA CONOSCI ANCHE LA "CULTURA"...
(PER I MINORATI/NAZIONALISTI: 1+1 FA 2 E NON -1)
sul tavolo del presidente Macron c'e' la proposta di rendere obbligatoria (e seria) anche la lingua araba a partire dalle scuole elementari in poi. proposta che ha già fatto discutere e sollevare molte critiche (soprattutto da nazionalisti/sovranisti and co...). la nuova proposta, che prevede (al contrario di oggi) l'obbligatorietà e soprattutto la gestione degli insegnanti laici direttamente sotto lo stato francese (prima, come per insegnamento religione italiano, erano facoltativi e scelti dagli enti islamici e tendevano anche ad insegnare la religione oltre che la lingua), sarebbe un ottimo passo avanti verso una integrazione più forte e vera tra le popolazioni. La Francia e' il paese UE con più popolazione araba (vedi ex colonie francesi) e sarebbe quindi quella che più di tutte dovrebbe partire con questo tipo di integrazione "indiretta". naturalmente se questo avverrà sara' solo un apripista per tutti gli altri paesi UE che, prima o poi, dovranno affrontare allo stesso modo il problema integrazione. per capire bene il concetto basta farsi una semplice domanda: come mai conosciamo e "tifiamo" a favore dei paesi anglosassoni/inglesi/occidentali ? Sara' anche perché ci insegnano le loro lingue/storie da quando siamo piccoli ?
===
===
Francia, arabo a scuola e tassa halal per integrare musulmani
Un rapporto e una proposta sul tavolo del presidente Emmanuel Macron per arginare la deriva estremista salafita
Un nuovo rapporto dell’Institut Montaigne, think tank vicino a Emmanuel Macron, affronta la questione dell’Islam in Francia offrendo al presidente alcune proposte che costituiranno probabilmente il cuore del piano governativo atteso entro l’inizio del 2019. Il ricercatore Hakim El Karoui, autore dello studio, sottolinea che l’islam salafita ed estremista, poco compatibile con le istituzioni repubblicane, è in crescita su Internet ed è ormai dominante sui social media. Per contrastarlo, El Karoui suggerisce di rilanciare l’apprendimento della lingua araba nelle scuole pubbliche e di istituire una tassa sui prodotti halal.
«Oggi in Francia circolano molti soldi legati all’Islam - si legge nel rapporto -: le donazioni, il pellegrinaggio alla Mecca, il mercato dei cibi halal costituiscono un’economia dell’Islam importante ma male organizzata e totalmente priva di regole».
El Karoui suggerisce allora che la futura associazione Amif «possa prelevare piccole somme su ogni atto di consumo islamico e reinvestire questo denaro al servizio dell’interesse generale, dei musulmani e della Francia».
Per evitare che la lingua araba venga totalmente lasciata ai predicatori online e alle moschee preda del proselitismo salafita, il rapporto chiede che il ministero dell’Istruzione promuova l’insegnamento e l’apprendimento dell’arabo nelle scuole.
Il 30 per cento dei musulmani sono potenzialmente influenzati dal «web musulmano francofono», per cui «è essenziale disporre di un discorso religioso musulmano in francese alternativo a quello che oggi domina i social media, ovvero il discorso salafita». El Karoui indica il dispositivo «Prevent» in vigore in Gran Bretagna come esempio di contro-proposta musulmana.
fonte corriere.it
STATALE 7 bis NOLA - VILLA LITERNO- TRAGEDIA SFIORATA.
Statale 7/bis Nola-Villa Literno, il forte vento abbatte un tabellone stradale
Questa mattina, a causa delle fortissime raffiche di vento, è crollato uno dei tabelloni stradali sulla variante 7bis Statale Villa Literno -Nola, la cosiddetta “statale Terra di Lavoro”. Il fatto è accaduto all’altezza dello svincolo dell’Autostrada A1 direzione Nola. La strada è stata temporaneamente chiusa al traffico da Anas. Segnalazioni per disagi e danni a causa del forte vento arrivano da molti comuni delle province di Napoli e Salerno.
INFERNI FISCALI 2- PARTE
Il problema di questi inferni fiscali e' che il welfare e' stato utilizzato in maniera clientelare a scopi politici . Adesso che non c'e' più trippa per gatti bisogna cominciare a togliere i privilegi ed e' sempre operazione dolorosa.
Ennesima dimostrazione che più stato non significa per forza maggior qualità.
Il circolo vizioso e' molto difficile da spezzare se non con un radicale cambiamento di natura antropologica. L'espansione abnorme della spesa pubblica e' un effetto dello sforzo delle ''élites'' dominanti per perpetuare il proprio potere in un regime di ''democrazia dichiarativa'' elettorale, quale sia il proprio colore politico . Il vero atteggiamento ''eversivo'' contro il potere o lo status quo e' proprio quello di rimuovere questo grimaldello e responsabilizzare l'individuo.
Buona riflessione.
Ennesima dimostrazione che più stato non significa per forza maggior qualità.
Il circolo vizioso e' molto difficile da spezzare se non con un radicale cambiamento di natura antropologica. L'espansione abnorme della spesa pubblica e' un effetto dello sforzo delle ''élites'' dominanti per perpetuare il proprio potere in un regime di ''democrazia dichiarativa'' elettorale, quale sia il proprio colore politico . Il vero atteggiamento ''eversivo'' contro il potere o lo status quo e' proprio quello di rimuovere questo grimaldello e responsabilizzare l'individuo.
Buona riflessione.
INFERNI FISCALI - PARTE 1.
Tutti noi abbiamo l'abitudine di guardare il nostro orticello e pensare che l'erba del vicino sia per forza sempre più verde ... quando si tratta di Italia e del suo regime fiscale oppressivo, della sua spesa pubblica elefantiaca, del livello dei servizi spesso scadente, molte volte abbiamo ragione. Ma occorre pensare che ci sono altri esempi in Europa ove il livello della tassazione complessiva e' ancor più elevato ... Danimarca, Francia, Belgio, Finlandia sono, da questo punto di vista, ancora "peggio" dell'ex "Bel Paese". Lasciando da parte le specificità scandinave, le recenti tensioni e violenze in atto in Belgio e Francia ci dovrebbero far riflettere sulla brutta piega presa da paesi con elevata tassazione, inefficienza, sprechi ed elevati livelli di spesa pubblica (non considerando il discorso "qualitativo" in questa sede) quando si cerchi di correre ai ripari in maniera incompleta, maldestra e tardiva.
Noi non possiamo confrontarci con quello che succede in Danimarca o in Finlandia dove il sistema e' completamente differente i nostri parametri sono piuttosto Francia e Belgio , paesi profondamente in crisi ed in pericolo involuzione per l'insostenibilità del loro modello economico sociale :
lunedì 24 settembre 2018
DECRETO SICUREZZA E IMMIGRAZIONE: SALVINI A CHE GIOCO STAI GIOCANDO?
Sai benissimo che il tuo decreto contiene tanti di quei tratti di incostituzionalità che per forza di cosa
la Corte dei Conti o il Presidente della Repubblica dovranno rispedire al mittente.
- Revoca della cittadinanza a chi si macchia di reati gravi. (La Cittadinanza e' un diritto inalienabile non può mai essere tolto a nessuno)
- Richiedenti asilo da rispedire a casa se condannati in primo grado. (La Costituzione dice che sei innocente fino a condanna definitiva , terzo grado.)
Quando comincerai ad occuparti del ''reato di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina '', facendo rispettare la legge già esistente?
Favoreggiamento aggravato dell'immigrazione clandestina - Falsità ideologica dell'autorizzazione al lavoro e del relativo nulla osta.
Sono configurabili i reati di favoreggiamento aggravato dell'immigrazione clandestina e falsità ideologica in atti pubblici ed autorizzazioni amministrative, commessa mediante inganno dei funzionari preposti alla formazione e rilascio degli stessi, nel caso di attività svolta a fine di lucro allo scopo di consentire l'ingresso in Italia di stranieri extracomunitari mediante la predisposizione e la presentazione alla direzione provinciale del lavoro ed alla questura di pratiche corredate da documenti fittiziamente attestanti l'esistenza di proposte di lavoro per i lavoratori, sulla cui base vengono poi rilasciati permessi di soggiorno ed autorizzazioni al lavoro.
• Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 25 luglio 2014 n.33175
TUTTO IL RESTO E' PURA PROPAGANDA.....